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L’Ente a seguito di accordo in sede di contrattazione decentrata ha istituito, a favore del personale di Polizia Locale, in applicazione dell’art. 208, comma 4, D.Lgs. 285/92, un trattamento integrativo di tipo previdenziale con oneri a carico del bilancio comunale per un importo annuo di € XXX per ciascun dipendente. Si chiede se la somma annua di € XXX, versata dall’Ente per ciascun dipendente appartenente al Corpo di Polizia Locale, sia da considerare ai fini fiscali e previdenziali oppure se si tratta di somme escluse dalla base imponibile ed in questo caso se debbano comunque essere rilevate nel cedolino stipendiale …
È dovuta l'erogazione dell'indennità di preavviso a dipendente del Comune collocato a riposo per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, NON dipendente da causa di servizio, riconosciuta dalla Commissione medica di verifica MEF?
Una contribuente ci comunica che in data 18.11.2008 è stata sottoposta a sequestro giudiziario operato dai Carabinieri per abusivismo edilizio, ai sensi degli artt. 321 bis e 354 del c.p.p. parte dell’area costituente il complesso turistico di sua proprietà. Pertanto la disponibilità dell’immobile nel corso del 2009 è stata ridotta all’occupazione della sola sala ristorante, dell’albergo e l’abitazione principale. La contribuente, alla luce degli eventi giudiziari sopra menzionati, chiede l’applicazione dell’imposta ICI per l’anno 2009 su un valore dell’immobile categoria D8, ridotto per effetto della disponibilità dell’immobile.
Il Comune deve procedere all’affidamento, con le procedure previste dal D.Lgs. n.163/2006, del servizio di gestione dell’imposta di pubblicità e sulle pubbliche affissioni. Il corrispettivo del servizio che si intende porre a basa d’asta è l’aggio sulle riscossioni con la previsione di minimo garantito da corrispondere al Comune. Si chiede di sapere se il valore stimato dell’appalto, tenuto conto della durata del contratto, è determinato dall’importo del minimo garantito oppure dall’importo che deriva applicando l’aggio massimo posto a base di gara sull’incasso annuale presunto (calcolato sugli importi medi incassati negli ultimi tre anni) oppure dal totale delle riscossioni del servizio(calcolato …
Questo Ente possiede il 100% del capitale sociale (pari ad € 11.000,00) di una S.r.l. (costituita nell’anno 2007) che svolge il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. La S.r.l. ha chiuso l’esercizio 2008 con una perdita di € 24.000,00 (dovuta al furto di un automezzo). Tale perdita può essere riconosciuta come debito fuori bilancio (lettera b) o c) art. 194) applicando l’avanzo di amministrazione libero in sede di assestamento? Qualora non può essere riconosciuta come d.f.b. occorre che il Consiglio Comunale adotti una delibera specifica di copertura della perdita ovvero la stessa può essere inserita nella delibera …
Un'azienda Sanitaria Locale ha accatastato nel 1999 come Cat. B 2 un immobile adibito in precedenza ad ospedale e poi dismesso. Quest'immobile è stato poi ceduto all'azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia. In seguito l'Azienda ha alienato l'immobile ad una società di cartolarizzazione. Nè l'Azienda Sanitaria nè la S.C. Liguria hanno versato I.C.I. per questo immobile. Si chiede se L'Ente può emettere avvisi di accertamento per il recupero dell'imposta, sia nei confronti dell'A.S.L. che della società di cartolarizzazione per il periodo durante il quale l'immobile non è più stato utilizzato come ospedale.
Una contribuente è proprietaria di un'area edificabile oggetto di esproprio da parte delle Ferrovie Nord per la realizzazione del sottopasso veicolare. Attualmente c'è solo l'atto di condivisione dell'indennità di espropriazione, perché sono stati sospesi tutti i lavori e non si sa se verrà emesso il decreto di esproprio. Siccome la legge istitutiva dell'ICI elenca tra i soggetti passivi oltre che ai proprietari degli immobili, chiunque abbia un diritto reale di usufrutto,USO, abitazione ecc., la società Ferrovie Nord, alla quale è stato trasferito il diritto di uso, deve pagare l'ICI?
L’Ente scrivente, comune ligure di circa 2.000 abitanti, incassa ogni anno per le multe circa € 100.000,00 (inclusi i ruoli delle multe arretrate). Si chiede cortesemente: 1) se sia obbligatorio approvare il regolamento che destina alla previdenza degli agenti di polizia municipale una quota di tali oneri; 2) se il regolamento debba essere approvato in Consiglio; 3) se sia possibile fissare un importo fisso anziché una percentuale dell’incassato; 4) se sia possibile finanziare la spesa con le entrate dell’art. 208 del codice della strada e considerarlo escluso dalle spese del personale.
Si chiede se le entrate derivanti da maggior recupero evasione di imposte e tasse possono essere utilizzate anche per spese ripetitive. Infatti in sede di assestamento di bilancio abbiamo qualche difficoltà con l’equilibrio di parte corrente e vorremmo sapere se, in caso di necessità eccezionale, tali entrate possono finanziarie spese correnti ordinarie.