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In riferimento al decreto del Ministero dell’Economia e finanze del 18.01.08 n. 40 che stabilisce le disposizioni in materia di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, per individuare all’interno dell’Ente dell’incaricato per procedere al servizio di verifica è necessario un atto formale? Deve essere esclusivamente il Resp. serv. Finanziario oppure deve essere nominato anche il Tecnico Resp. OO.PP. per i pagamenti relativi alle OO.PP.?
In riferimento alle verifiche da effettuare prima di procedere a pagamenti superiori a €.10.000,00, come mi devo comportare con le domiciliazioni bancarie delle utenze che vengono pagate con i flussi telematici a scadenze prefissate, spesso in assenza di fatture che pervengono al protocollo successivamente?
In riferimento alle verifiche da effettuare prima di procedere a "qualsiasi" pagamento superiore a €.10.000,00, si chiede se la verifica sul "beneficiario" destinatario di un pagamento superiore a €.10.000,00 deve essere fatta per tutti i pagamenti, anche verso enti previdenziali, Parrocchia (oneri x edifici di culto) Cassa Depositi e Prestiti, INAIL, Scuole varie per trasferimenti piano diritto allo studio ecc… Vi sono delle sanzioni?
È legittimo introdurre nel regolamento che disciplina la TIA, una norma che preveda la possibilità per il contribuente di rendere una dichiarazione tardiva prima che l'ente ne accerti l'omissione e che la stessa sia considerata valida ora per allora e trattata senza l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento.
Un contribuente residente nel nostro Comune, che era debitore sia ICI che TARSU, è deceduto. Gli eredi hanno presentato in Comune un atto redatto dal Tribunale di rinuncia all’ eredità. Gli eredi sostengono di non dover pagare i debiti lasciati dal defunto. E’ corretto? Il Comune su chi può agire? Quando verrà emesso il ruolo coattivo dovremmo inserire il nome del defunto con il suo vecchio indirizzo o che altro?
Un contribuente, ora deceduto, aveva ricevuto dal concessionario alcune cartelle TARSU (2000- 2002). Il coniuge dichiara ora, per motivi economici, l’impossibilità al pagamento di quanto dovuto e chiede l’azzeramento del debito. Il ns. regolamento prevede che su richiesta dell’interessato in comprovate difficoltà di ordine economico e/o sociale la Giunta, con proprio atto può consentire la rateizzazione dei crediti tributari riferiti ad annualità arretrate per la durata massima di 12 mesi, ma non ne prevede la cancellazione. Inoltre il coniuge non possiede alcun bene tranne la nuda proprietà della casa in cui abita. Esiste la possibilità di estinzione dei debiti attribuiti …
L’ente ha notificato un avviso di accertamento per un C1, mai dichiarato. Il contribuente afferma che il C1 è da considerarsi un immobile rurale perché il coniuge è un coltivatore diretto e titolare dell’ impresa agricola che si trova in un altro Comune confinante con il nostro e dove lavora anche Lei come dipendente. L’immobile è un negozio dove si svolge solamente un’ attività commerciale e dove vendono i prodotti coltivati. È corretto il comportamento dell’Ente?