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Il Ns. ente fa parte di un Consorzio, costituito nell'anno 1996. All'atto della costituzione i Comuni parteciparono alla creazione del fondo di dotazione conferendo beni materiali e immateriali per un certo importo. Tale importo, in assenza di norme specifiche, venne imputato ai singoli comuni per una quota pari a €. 0,37 per abitante. Ai comuni che aderirono successivamente non venne richiesto niente. Il consiglio di amministrazione del consorzio, per avere maggiore liquidità di cassa, ha deliberato l'adeguamento del fondo di dotazione da 0,37 a un euro per abitante, per tutti i comuni partecipanti, a partire dal primo gennaio 2009. Questo …
Un contribuente ha accatastato degli immobili ex rurali per poi venderli, il catasto ha attribuito loro una rendita ma l'agenzia delle entrate in sede di accertamento ha verificato che tali immobili valevano circa la metà. Il contribuente non ha versato alcuna ICI, nè ha fatto richiesta all'ufficio per inagibilità. Abbiamo quindi emesso avviso di accertamento sulla base della rendita catastale, il contribuente chiede, in sede di revisione dell'avviso, di applicare il minor valore derivante dall'accertamento dell'Agenzia delle Entrate. E' possibile accettare tale richiesta e rivedere l'avviso.
Una banca intende donare, ai comuni interessati dal passaggio di questa nuova via di comunicazione, un determinato numero di azioni della società partecipante alla realizzazione dell’opera, per un valore complessivo di 1.000,00 euro. Il corrispettivo alla suddetta società sarà quindi versato direttamente da parte della banca stessa per conto del Comune. Successivamente la società perfezionerà la partecipazione del Comune. Si chiede se l’operazione citata comporti un incremento delle immobilizzazioni finanziarie.
L’articolo 23 della legge n.62 /2005 “ divieto del rinnovo tacito dei contratti di beni e servizi “ , possa trovare applicazione per i contratti di locazione di immobili. Nel caso di specie trattasi di un contratto di locazione di un immobile con destinazione vincolata a “ Comunità alloggio”, stipulato con una cooperativa sociale ONLUS prima dell’entrata in vigore dell’articolo 23 e già tacitamente rinnovato alla scadenza di anni sei.
Abbiamo due casi particolari per i fabbricati rurali di cui chiediamo il regime fiscale ICI: 1) titolare di trattamento pensionistico corrisposto a seguito di attività svolta in agricoltura (non piu' in possesso di partita iva) titolare del diritto di proprietà sia sul fabbricato che sul terreno( sup.>3000,00 mq. trattasi di comune montano). Il fabbricato è utilizzato quale abitazione dal pensionato in agricoltura mentre il fondo (dichiarato in 730 dal pensionato proprietario sia come reddito dominicale che come reddito agrario) è ceduto in affitto ad un imprenditore agricolo. Si chiede se tale fabbricato possa essere considerato rurale? 2.Soggetto titolare di trattamento …
Si chiede di conoscere il Vs. parere in merito alla possibilità di affidare l’accertamento e la riscossione della TIA, ai sensi dell’art. 49, commi 9 e 13 del D. Lgs. 5 febbraio 1997. n. 22 e dell’art. 10 del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, direttamente (ossia senza indire alcuna gara) alla società incaricata del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani, società mista a prevalente capitale pubblico locale, già costituita prima della data di entrata in vigore del D. Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446 e quindi non iscritta all’Albo di cui all’art. 53, comma 1, in virtù …
Per i soggetti che conducono il fondo agricolo, esonerati dalla presentazione della dichiarazione iva, il volume d'affari derivante dall'esercizio dell'attività agricola si presume pari a EURO 7.000,00= ai sensi dell'art. 9 comma 3 lettera d) del D.L. 557/1993. Si chiede se, per verificare l'effettivo esercizio dell'attività agricola, è necessario controllare che siano emesse fatture o autofatture?
Si chiedono chiarimenti in ordine al pagamento dell’imposta comunale sugli immobili (ICI) per i fabbricati oggetto della regolarizzazione degli illeciti edilizi. La legge prevedeva che, per la prima fase, l’imposta venisse pagata con un criterio forfettario di due Euro per ogni metro quadrato di opera edilizia regolarizzata per ogni anno di imposta. Successivamente, il contribuente avrebbe dovuto regolarizzare la sua posizione contributiva attraverso un meccanismo di conguaglio. Nel caso in cui il contribuente non avesse ottemperato a tali adempimenti e/o non avesse rispettato la tempistica prevista dalla normativa, il comune può emettere gli accertamenti, comprensivi di sanzioni e interessi o …
Lo scrivente Ufficio ha ricevuto da parte di un contribuente la dichiarazione I.C.I. relativa all’anno d’imposta 1998, senza l’indicazione che l’immobile acquistato era la sua abitazione principale. Questo Ufficio applica la regola generale in virtù della quale qualsiasi agevolazione fiscale deve essere richiesta dal contribuente. Solo a partire dal 1° gennaio 2007, a seguito della modifica normativa per effetto della quale si abbandona il concetto di “dimora abituale”, l’Ufficio effettua il riscontro con l’Anagrafe comunale. Si chiede il Vs. parere circa l’opportunità e l’adeguatezza, in caso di omessa dichiarazione dell’agevolazione in parola, di effettuare, anche per gli anni d’imposta precedenti …