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Un operatore privato ha presentato una proposta di realizzazione e gestione di una residenza per anziani (RSA) e appartamenti protetti che verrà realizzata con capitale interamente privato e con zero costi per il Comune. La RSA verrà costruita ex novo su area di proprietà comunale che verrebbe gravata in parte di diritto di superficie (sulla quale verrà appunto costruita la RSA) e una parte verrebbe venduta all’operatore (sulla quale invece verranno realizzati appartamenti per anziani). L’opera realizzata sull’area oggetto del diritto di superficie verrebbe poi, alla scadenza del rapporto convenzionale acquisita al patrimonio comunale. Alla luce dei suesposti elementi qualificanti …
Abbiamo letto che gli immobili F devono essere sottoposti a tassazione Ici come aree edificabili per il potenziale edificatorio che esprimono e per il valore stesso dell’immobile. Come si concretizza il tutto operativamente? E questo riguarderebbe solo le categorie F3 e F4 o anche F1 e F2?”.
Nel territorio dell’Ente scrivente un’IPAB è proprietaria di un’immobile iscritto a catasto come B1 e adibito in parte a casa vacanze gestita dall’IPAB stesso e in parte locato ad una società di catering. Trattandosi di immobile adibito ad attività commerciali (sia la casa vacanze che il catering), non possono godere dell’esenzione ICI. Tra l’altro per la quota di superficie adibita a catering la gestione non è del proprietario. Per gli anni dal 2005 al 2009 l’ufficio ritiene di dover recuperare l’imposta corretta oltre alle sanzioni e gli interessi.
Il Comune ha affidato all’esterno attraverso un appalto concorso tutte le attività formative destinate ai propri dipendenti. Il contratto con la Società aggiudicataria, di durata triennale, comprende: 1) l’analisi dei fabbisogni formativi; 2) la programmazione degli interventi formativi; 3) la progettazione delle attività formative; 4) - l’organizzazione e gestione dei corsi, con la scelta dei docenti, la predisposizione dei calendari, delle aule compresa tutta l’attività di segreteria. si chiede se l’esenzione di cui all’art. 14 comma 10 della L. 573/93, si applichi esclusivamente all’attività didattica in senso stretto (docenza, aule, organizzazione) o se si debba applicare all’importo totale dei corrispettivi, …
Nel territorio dell’Ente scrivente un’IPAB è proprietaria di un’immobile iscritto a catasto come B1 e adibito in parte a casa vacanze gestita dall’IPAB stesso e in parte locato ad una società di catering. Ad oggi tale contribuente risulta essere iscritto nella categoria: “Abitazione, soffitta e cantine”. Secondo l’ufficio scrivente andrebbe invece iscritto: per la superficie adibita a casa vacanze nella categoria: “Alberghi e simili”; per la superficie adibita a catering nella categoria: “Gastronomia” ( e non “Ristoranti”). Per gli anni dal 2005 al 2009 l’ufficio ritiene di dover recuperare l’imposta corretta ma senza sanzioni.
Il ns. Comune che conta circa 1300 abitanti non è mai passato a Tia e continua nell’applicazione della Tarsu e non ha ancora provveduto ad alcun adempimento in merito all’approvazione del regolamento, approvazione piano finanziario, ecc. Al fine dell’adempimento del D.L. 208/2008 quali sono gli adempimenti obbligatori e quali le scadenze da rispettare?
Ai fini del riconoscimento dell’esenzione dell’imposta ai sensi art. 1 D.L. 27.05.08 n. 93 per le pertinenze quale documentazione può essere richiesta al contribuente, visto che il ns. Comune non aveva previsto alcuna limitazione numerica o altro in merito alle pertinenze? Ai fini della certificazione prodotta nel 2009 per la determinazione del contributo a carico dello Stato si erano considerate pertinenze due immobili per ciascun contribuente, ma ulteriore verifica degli archivi 2008 ha rilevato che in alcuni casi i contribuenti hanno molte pertinenze classificate magari n. 1 come C2 – n. 1 come C6 e n. 1 come C7. Visto …
Un dipendente del nostro ente appartenente ad una famiglia di fatto, composta dallo stesso, dalla figlia e dalla convivente (madre legittima della figlia), così come risulta dallo stato di famiglia, ha chiesto la corresponsione dell’assegno familiare, omettendo l’indicazione dei redditi della compagna e adducendo la motivazione, suffragata dal patronato che gli ha compilato il modulo di domanda, che nel caso in cui, a richiedere gli assegni familiari sia il membro di una coppia non sposata, la figlia risulterebbe essere a carico solo di uno dei due genitori (in questo caso la madre rinuncia al diritto) escludendo conseguentemente dal calcolo della …
Questo servizio economato nel dover rendicontare e rimborsare le somme anticipate a vario titolo (bolli, forniture urgenti di materiale e tutto ciò che attiene a detto servizio di approvvigionamento (così come previsto dal Regolamento di Contabilità e di Economato vigenti), chiede, con la presente, se i rimborsi di che trattasi e quindi i relativi mandati devono essere emessi a favore dell'economo comunale (così come si è sempre operato) o a favore delle ditte fornitrici. Ad un Comune limitrofo la Corte dei Conti ha rilevato che i mandati andrebbero emessi a favore delle ditte fornitrici.
Il Comune ha approvato le tariffe del trasporto “sociale” che gestisce tramite associazioni di volontariato o Croce rossa. Il servizio consiste nel trasportare utenti in condizioni di svantaggio (anziani, inabili, persone in difficoltà, minori) dal proprio domicilio a centri di cura e socializzazione. Le associazioni di volontariato non fatturano il servizio, chiedendo solo un rimborso spese, la Croce rossa fattura in esenzione da IVA. Si chiede se sia corretto registrare gli incassi come corrispettivi e come corrispettivi esenti ex art. 10 n. 27ter o n. 15. Inoltre, i rimborsi delle spese vanno imputati come contributi o come prestazioni di servizi?