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Una procedura giudiziaria, di cui lo scrivente Comune era parte in causa, ha visto la nomina di un architetto come CTU. A seguito di accordo extragiudiziale, sottoscritto da tutti i soggetti in causa e dal Giudice, le parti hanno convenuto il pagamento pro quota del CTU, ed il professionista ha emesso fattura nei confronti del Comune per la parte di spettanza del Comune medesimo. Al momento della liquidazione della parcella non è stato però possibile acquisire da Inarcassa la certificazione di regolarità contributiva del professionista, che afferma di trovarsi in lungo contenzioso con l’Ente Previdenziale, e si è altresì …

Attesa la necessità di conferire l’incarico di Capo di Gabinetto a persona titolare di pensione di vecchiaia, si richiede:

-la natura e la forma giuridica del contratto da porre in essere;

-la durata del negozio giuridico;

-l’importo annuale massimo erogabile sulla base dei limiti stabiliti per il cumulo del trattamento economico erogato e trattamento pensionistico;

-l’eventuale necessità di iscrizione o meno alla gestione separata dell’INPS

“Buongiorno, vorremmo conferma sull'applicazione successiva dell'atto di definizione del tributo dovuto, preceduto da invito al contraddittorio e definito da accordo tra il Comune ed il contribuente. In caso di mancata esecuzione del pagamento, si dovrà notificare l'accertamento con le sanzioni piene come sarebbe stato fin dall'inizio?”

“Nel 2024 il Comune in questione è stato assegnatario, in qualità di comune capofila, di un contributo regionale per il distretto del commercio a sostegno di tali attività. Il progetto riguarda sia la parte corrente che la parte in conto capitale. In teoria doveva essere rendicontato entro il 31/12/2024, quindi avevo imputato sia entrata che spesa sul 2024. Tuttavia il contributo non verrà rendicontato entro tale data, è stata chiesta e concessa una proroga dalla regione ad aprile 2025.

Per la parte in conto capitale il contributo era di € 118.000 ed è stato corrisposto un acconto di €

“Si richiede vostro parere in merito ad incarico che il ns Comune vuole dare ad associazione sportiva dilettantistica per lo svolgimento di un progetto di educazione motoria presso la scuola dell’infanzia.

Si può configurare come affidamento di servizio che segue tutte le norme del codice appalti? Soglie, cig, etc… E quindi regime fiscale di IVA?

Perché l’A.S.D. mi parla di semplici note spese con descrizione “Bonus alunni scuola infanzia iscritti al progetto…………” con un CIG di riferimento però???? E quindi senza IVA.

A seguito di procedura concorsuale con riserva di cui all’art.1, c.9bis, D.L. n.44/2023 in favore di operatori volontari che hanno concluso senza demerito il servizio civile universale, e di dichiarazione positiva da parte di due candidati, al fine di procedere con l’approvazione della graduatoria di merito, si richiede se il servizio civile nazionale possa essere equiparato o meno a quello universale”.

“E’ uso comune che le società pongano la sede legale in immobili già iscritti in Tari ad uso abitativo, nel caso in cui non hanno altra sede operativa possiamo iscriverli in Tari come sede Ufficio ad uso promiscuo con l’abitazione? Ad esempio una società che si occupa di edilizia ha la sede legale all’indirizzo di abitazione del rappresentante legale e non ha altre sedi dichiarate……. Possiamo presumere che usi l’abitazione ad uso ufficio considerando che nella stessa sede c’è anche lo studio professionale di un ingegnere socio? Possiamo inoltre iscrivere d’ufficio in Tari le società che, per avere sgravi …

“Un contribuente, con requisiti di coltivatore diretto, iscritto alla previdenza agricola, ha acquistato, nel 2014, alcuni terreni siti in questo comune.

Nell’anno 2024 ha presentato, dichiarazione IMU per l’anno 2023, nella quale ha dichiarato di possedere i requisiti di coltivatore diretto dal 2014.

Il contribuente, che ha sempre versato l’IMU sui terreni suddetti, chiede il rimborso dei pagamenti IMU degli ultimi 5 anni.

Possiamo accogliere la suddetta richiesta anche se la dichiarazione IMU è stata presentata solo nell’anno 2024? Da quale anno avrebbe diritto al rimborso?”

“Nell’anno 2019 l’Immobiliare XX ha versato per un’area edificabile € 2.846,00. Per il 2019 l’Immobiliare XX non ha presentato dichiarazione IMU.

Il comune ha deliberato con Giunta Comunale n. 47 del 29 marzo 2017 il valore medio di mercato delle aree.

Nel 2024 l’Immobiliare XX ha presentato richiesta di rimborso dichiarando che non ha tenuto conto della riduzione del 20% sul valore del bene previsto dalla deliberazione GC n. 47 del 29 marzo 2017 (il rimborso richiesto è pari ad € 569,20).

Il regolamento IMU vigente per l’anno 2019 all’art. 14 conteneva la seguente disposizione:

In base a quando …

Il Sindaco è stato eletto a ottobre 2021 e non ha mai percepito indennità dal Comune poiché aveva rinunciato.

Dal 2025 dovremo iniziare ad erogarla ma il Sindaco chiederebbe € 1.200,00 mensili anziché i

3.036,00 che gli spetterebbero.

Per quanto riguarda il contributo statale per la “copertura del maggior onere sostenuto per

l’incremento delle indennità” nel 2025 potrò trattenere tutta la quota che lo Stato mi riconoscerà

come incremento?

Detto in altre parole potrò finanziare i 1.200,00 € di indennità sfruttando tutta la quota che lo Stato mi erogherà per il Sindaco?