Versamento somme a debito Fondi Covid, non c’è scelta
In base al conguaglio fondi Covid, come da tabella risultante a seguito di Conferenza Stato Città di giovedì scorso e da noi pubblicata, emergono (a torto o a ragione) enti in surplus – ovvero a debito – e enti in deficit – ovvero a credito. Sono rilevanti in tale senso le due ultime colonne.
Chi è a debito pagherà in quattro rate costanti nel 2024; 2025; 2026; 2027. Chi è a credito incasserà a valere sul fondo solidarietà comunale e sul Fondo unico provinciale e Città metropolitana, sempre in quattro annualità in quote costanti.
Come si verserà? Sarà possibile versare il tutto in un colpo solo ovvero nel 2024? NO, il Ministero tratterà gli importi dal fondo solidarietà comunale e dal Fondo unico provinciale in quattro annualità in quote costanti. Quindi Comuni, Province, Città Metropolitane prevederanno in entrata tali fondi al lordo; stanzieranno in spesa la quota di contributo da restituire a Missione 1 Programma 03 Titolo 1 Macroaggregato 04 ed emetteranno mandati di pagamento versati in quietanza di entrata sui fondi stessi, visto che lo Stato trasferirà, in termini di cassa, la somma al netto della quota da restituire.
Circa la possibilità di contestare a Ministero i conguagli, sembrano emergere difficoltà legate alla complessità dei conteggi e ai tempi necessari per le compensazioni. Adesso però è necessario concentrarsi sulle ragioni delle rettifiche, che in alcuni casi sembrano comprensibili, come quelle di entrata relative alle variazioni di aliquote e correlati aumenti / diminuzioni di gettito (politiche autonome) e in altri casi meno evidenti, nel bene (alcuni enti potranno svincolare avanzi) e nel male (altri enti dovranno vincolare di più di quanto avevano determinato).