Salvaguardia equilibri e assestamento generale - webinar 30 giugno
Un numero rilevante di enti locali ritiene - ed attesta pericolosamente - di essere in equilibrio finanziario, quando non lo è affatto. Le conseguenze sono evidenti, con impatto diversificato nel tempo, ma comunque negative.
Lo dimostreremo - numeri e casi alla mano - nel webinar in programma venerdì prossimo 30 giugno, dalle ore 9 alle ore 12 in tema SALVAGUARDIA EQUILIBRI e ASSESTAMENTO.
La salvaguardia equilibri di bilancio è uno dei momenti contabili più importanti dell’anno, ma non solo per chi è in situazione precaria, bensì per tutti gli enti locali, molti dei quali, tra l’altro, non hanno ancora piena consapevolezza della lora precarietà in una logica prospettica di equilibrio pluriennale. La normativa dispone che almeno una volta entro il 31 luglio di ciascun anno, l'organo consiliare provvede con delibera a dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, ad adottare, contestualmente: a) le misure necessarie a ripristinare il pareggio qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di gestione o di amministrazione, per squilibrio della gestione di competenza, di cassa ovvero della gestione dei residui; b) i provvedimenti per il ripiano degli eventuali debiti di cui all'articolo 194; c) le iniziative necessarie ad adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione in caso di gravi squilibri riguardanti la gestione dei residui.
Ma la stessa normativa dispone anche che il controllo sugli equilibri finanziari di bilancio viene fatto sempre, da tutti i responsabili, con il coinvolgimento del Segretario, dell’Organo di revisione e dell’amministrazione.
Quello che la normativa e i principi contabili chiedono va molto oltre rispetto a quanto normalmente gli enti locali fanno, basta pensare al fatto che la normativa non chiede soltanto di dimostrare il pareggio finanziario, ma chiede l’equilibrio di bilancio, cosa ben diversa. Competenza, cassa, residui; vincoli di finanza pubblica; proiezione economica: sono questi gli elementi su cui lavorare a metà anno, unitamente alla ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi.