Vendita immobili: gara anche tra PA
Per la vendita della sede centrale di un ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica, nel caso del Comune di Roma) occorre impostare una gara pubblica, o per lo meno una gara informale, previa pubblicazione di un avviso pubblico o manifestazione di interesse, che individui il prezzo derivante da una apposita stima dell’immobile, nonché i criteri di individuazione dell’acquirente.
Non si può procedere ad una trattativa diretta con l’acquirente, in assenza di qualsivoglia confronto concorrenziale, anche nel caso in cui si tratti dell’acquisto di un immobile di un’amministrazione pubblica che viene ceduto ad un’altra amministrazione (nel caso INAIL).
Pur in presenza di un parere legale favorevole, ANAC ha avviato una istruttoria non ritenendo che "le argomentazioni di ATER siano sufficienti ad escludere la compravendita della sede dall’applicazione del Codice dei Contratti e dal rispetto delle norme della contabilità dello Stato" evidenziando che “ATER non ha proceduto ad un’autonoma stima del valore dell’immobile (tenuto conto dell’ubicazione, della consistenza e del pregio architettonico), né ha valutato la possibilità di reperire sul mercato un diverso acquirente al fine di realizzare il massimo prezzo della compravendita".
ANAC, si legge nella notizia pubblicata sul sito il 9 febbraio, ha pertanto rinnovato la richiesta ad Ater di avere a disposizione la documentazione necessaria, finora non consegnata, con termine 30 giorni per provvedere. Inoltre ANAC chiede di sapere se ATER intenda, a questo punto, proceder con l’iter della compravendita all’INAIL dell’immobile, o decidere altrimenti.