Una quota di fondo funzioni fondamentali è da preservare
Analizzando il testo del DM Ministero Economia e Finanze del 03 novembre scorso, e soprattutto facendo i calcoli nel file excel allegato, emerge una differenza tra quanto l’ente locale ha ricevuto dal Fondo Funzioni Fondamentali e qual è il suo effettivo fabbisogno in termini di minore entrate netta e maggiore spesa netta per Covid.
Nella maggioranza dei casi emerge una differenza negativa, nel senso che l’ente ha ricevuto di più del proprio fabbisogno, in alcuni casi emerge una differenza positiva a favore dell’ente.
Nel primo caso, è opportuno che si proceda ad un accantonamento delle risorse; nel secondo caso si rimane in attesa della revisione del trasferimento, previsto a giugno 2021.
L’accantonamento delle risorse, pari alla differenza tra l’importo assegnato e l’importo certificato provvisoriamente, può essere fatto in tre modi:
a) Accantonando a Titolo I Missione 20, Programma 3;
b) Non applicando a bilancio interamente l’importo del fondo assegnato;
c) Stanziando nel bilancio 2020 la quota individuata in un capitolo di rimborsi, che poi non sarà impegnato, facendo confluire le risorse che lo coprono nel risultato di amministrazione.
Sono preferibili la seconda e la terza soluzione, per non incidere negativamente sui saldi parziali dell’equilibrio di finanza pubblica (equilibrio di bilancio ed equilibrio complessivo).