Un caso esemplare di elusione IMU
La cessione di minima parte dell'area a coltivatore diretto, con la conseguente pretesa di vedere riconosciuta l'esenzione IMU a causa della coltivazione del fondo, costituisce un caso esemplare di elusione d'imposta configurante abuso del diritto.
Così si è espressa la Commissione tributaria provinciale di Ancona, con la Sentenza n. 290/2022.
Nel caso di specie, un Comune durante la propria attività di controllo, riscontrava l'omesso versamento dell'Imu da parte di contribuenti privi della qualifica di coltivatore, per un terreno edificabile, a seguito della cessione di un millesimo di proprietà in favore di un coltivatore diretto. Per questo, emetteva degli avvisi di accertamento IMU contestando la condotta elusiva seguendo la procedura di cui all’articolo 10-bis dello Statuto del contribuente “Disciplina dell'abuso del diritto o elusione fiscale”.
La CTP Ancona constatava come i contribuenti, attraverso la vendita di un millesimo di proprietà, si fossero approfittati di un negozio giuridico privo di rilevanza economica per ottenere un risparmio d'imposta, in violazione dei principi dell'ordinamento. Per questi motivi ha confermato gli avvisi impugnati e rigettato il ricorso dei contribuenti.
La procedura di cui all’articolo 10-bis dello Statuto del contribuente sembrerebbe un utile mezzo per contrastare fenomeni elusivi simili al caso della sentenza riportata.