Trasmissione telematica dei corrispettivi: escluse le operazioni degli enti locali e le altre già esonerate dal rilascio dello scontrino
Il Ministero dell'economia e finanze ha annunciato, con comunicato del 16 maggio, la firma di due decreti che, rispettivamente, indicano gli esoneri all’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati degli incassi giornalieri (cosiddetto scontrino elettronico) ed innalzano da 100 a 400 euro il limite per l’emissione delle cosiddette fatture semplificate, nelle quali devono essere indicati solo alcuni elementi informativi. Con l’emanazione dei decreti, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si introduce una ulteriore semplificazione in favore dei contribuenti che potranno scegliere di utilizzare la fattura semplificata emessa in formato elettronico in luogo dello scontrino elettronico.
In particolare, il primo decreto esonera dall’obbligo di emissione dello scontrino elettronico (che decorre già dal 1° luglio per i soggetti con volume d'affari superiore a 400.000 euro) tutti i soggetti che, in base alla legislazione vigente, sono fuori dal perimetro di certificazione dei corrispettivi. Tra questi, rientrano gli enti locali ai sensi dell'art. 2 del DPR 696/1996 che dispone l'esonero per "qq) le cessioni e le prestazioni poste in essere da regioni, province, comuni e loro consorzi, dalle comunita' montane, delle istituzioni di assistenza e beneficenza, dagli enti di previdenza, dalle unità sanitarie locali, dalle istituzioni pubbliche di cui all'articolo 41 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, nonché dagli enti obbligati alla tenuta della contabilita' pubblica, ad esclusione di quelle poste in essere dalle farmacie gestite dai comuni".
Inoltre, sono esonerati, fino al 31 dicembre 2019, i soggetti che devono certificare tramite scontrino operazioni marginali, cioè quelle che non superano l’1% del volume d’affari complessivo realizzato nel 2018.