Tempi di pagamento: 4 indicatori sotto esame entro venerdì
Entro il 31 gennaio 2025, gli enti locali devono tirare le somme sul rispetto dei limiti di pagamento relativi all'annualità 2024. La normativa in materia è molto articolata:
Dlgs 231/2002 – pagamento debiti commerciali entro 30 giorni
Direttiva Unione Europea 7/2011 – lotta contro i ritardi di pagamento
Dlgs 192/2012 – recepimento Direttiva europea n. 7/2011
Dlgs 33/2013 art. 33 - indicatore annuale di tempestività dei pagamenti
DL 35/2013 art. 7 - piattaforma crediti commerciali
DL 66/2014 art. 41 – attestazione tempi di pagamento
Legge 145/2018 art. 1 commi da 859 a 872 – fondo garanzia debiti commerciali
DL 13/2023 art. 4bis – sanzione riduzione 30% retribuzione di risultato
DL 19/2024 art. 40 – comunicazione trimestrale stock del debito
DL 155/2024 art. 6 c. 1 - piano annuale dei flussi di cassa
Gli indicatori sotto esame sono 4:
-indice di tempestività dei pagamenti
-indice tempi medi di ritardo
-indice tempi medi di pagamento
-stock del debito
Vediamo le loro caratteristiche:
indice di tempestività dei pagamenti considera tutte le fatture pagate nell’anno di riferimento, a prescindere dal periodo di emissione della fattura (compreso quelle di anni precedenti)
visto che l’indice di tempestività dei pagamenti considera la distanza temporale tra la scadenza della fattura e il pagamento effettuato, la corretta applicazione della norma richiede un indice inferiore a zero
le pubbliche amministrazioni pubblicano, con cadenza trimestrale annuale, un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture, nonché l'ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici.
indice tempi medi di ritardo considera le fatture ricevute e scadute nell’anno di riferimento (non considera le fatture relative ad anni precedenti)
visto che l’indice di tempi medi di ritardo dei pagamenti considera la distanza temporale tra la scadenza della fattura e il pagamento effettuato, la corretta applicazione della norma richiede un indice inferiore a zero
indice tempi di pagamento considera le fatture ricevute e scadute nell’anno di riferimento (non considera le fatture relative a d anni precedenti)
visto che l’indice di tempi medi di pagamento considera la distanza temporale tra la data di arrivo della fattura e la data di pagamento effettuato, la corretta applicazione della norma richiede un indice inferiore o uguale a 30 giorni
attenzione: alle fatture scadute e non pagate e’ attribuita convenzionalmente data di pagamento 31 dicembre. Quindi le fatture non pagate peggiorano gli indicatori.
Per quanto riguarda lo stock del debito, l’amministrazione deve operare in modo tale che il debito commerciale residuo, rilevato alla fine dell'esercizio precedente, si sia ridotto almeno del 10 per cento rispetto a quello del secondo esercizio precedente. In alternativa, l’obiettivo è raggiunto se il debito commerciale residuo scaduto, rilevato alla fine dell'esercizio precedente, non è superiore al 5 per cento del totale (come importo) delle fatture ricevute nel medesimo esercizio. In alteri termini, bisogna aver pagato almeno il 95% del totale degli importi delle fatture ricevute nell’anno di riferimento.