"Tavola fredda" con IVA al 10%
La Risposta n.19/2024 chiarisce il regime IVA applicabile servizio bar e tavola fredda in ambito di mensa universitaria, nei rapporti con gli utenti ed affidato in concessione.
La normativa IVA prevedere l’applicazione dell’aliquota al 4% per le «somministrazioni di alimenti e bevande effettuate nelle mense aziendali ed interaziendali, nelle mense delle scuole di ogni ordine e grado, nonché nelle mense per indigenti anche se le somministrazioni sono eseguite sulla base di contratti di appalto o di apposite convenzioni» (n. 37) della Tabella A, parte II, allegata al DPR 633/1972).
Le mense universitarie vengono equiparate alle mense scolastiche dal punto 3.4 della circolare 328/E del 24 dicembre 1997. Tuttavia, in assenza dei presupposti di cui sopra, il regime IVA è quello della somministrazione pasti, che sconta l'IVA al 10% ai sensi del numero 121) della Tabella A, Parte III, allegata al Decreto IVA. Così, ad esempio, chi usufruisce del servizio non munito di badge o esterno alla struttura universitaria (v. Risposta n.231 del 2022). Medesima aliquota del 10% si applica, per l'Agenzia, al servizio bar tavola fredda. Secondo l'Agenzia "l'affidamento in concessione all'Istante del servizio di bar tavola fredda (l'unico attualmente attivo), non presenti le caratteristiche per essere qualificato «somministrazioni di alimenti e bevande effettuate (...), nelle mense delle scuole di ogni ordine e grado, (...)".
In conclusione, l’Agenzia stabilisce che l’aliquota agevolata al 4% è applicabile sia la rapporto utente- concessionario che al rapporto concessionario-concedente, in quanto la totalità del servizio è ricompresa nel novero del servizio mensa, ad esclusione, però, dei servizi relativi alla tavola fredda.
Se l'utente effettua il pagamento con il buono pasto rilasciato dal Concedente al suo personale (non docente), si applica l'aliquota IVA del 10 per cento nell'ambito del rapporto tra il Concessionario e la società emittente i buoni pasto