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Stretta sui pagamenti, l'attenzione sulla cassa è decisiva

Nell'ambito del Decreto legge PNRR appena varato dal Governo di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, è stata prevista una ulteriore stretta sui tempi pagamenti nel rispetto dei vincoli europei.

A questo punto emergono tre questioni da mettere a punto: i tempi con cui una pubblica amministrazione versa ad un'altra pubblica amministrazione quanto dovuto (ad oggi la norma prevede un tempo massimo di 60 giorni, ma non sempre viene rispettato, - e probabilmente i tempi scenderanno a 30 giorni); la pianificazione dei flussi di cassa da parte dell'ente locale che non può più navigare a vista; la corretta gestione dei vincoli di cassa, con la conseguente correlata azione a seguito di tutti i risvolti conseguenti, tra cui la possibilità di utilizzare cassa vincolata per pagare spese correnti libere ai sensi dell'art. 195 Tuel (con correlati movimenti contabili in COFI e in COGE), l'utilizzo (doloroso in termini di oneri finanziari) dell'anticipo di tesoreria per pagare investimenti; l'impossibilità di applicare, almeno parzialmente l'avanzo libero di amministrazione (aspetto di cui ora si parla poco, ma in estate dopo l'approvazione del rendiconto 2023 diventerà uno dei temi dominanti).

A questo si aggiunge una necessaria maggiore attenzione da parte di tutti i settori dell'ente locale, anche quelli non finanziari, alla dinamica della cassa, ad iniziare dall'ufficio tecnico, che deve essere sempre "tenace" nell'attivarsi immediatamente per la richiesta del massimo anticipo di liquidità possibile verso gli enti eroganti i finanziamenti di competenza.