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Spending review da inserire in spesa

La Corte dei Conti Sezione Autonomie raccomanda nella delibera n. 7/2024 di stanziare a bilancio in parte spesa (Missione 1 Programma 3 Titolo 1 macroaggregato 04 Capitolo trasferimento ai Ministeri, con successivo regolarizzo contabile in entrata sul fondo di solidarietà comunale) il taglio spending review informatica e il taglio spending review ordinaria.

Ma è uscito solo il primo Decreto ministeriale di riparto ex art. 1 comma 850 e seguenti Legge 178/2020.

Come fare? Un primo accorgimento per stimare il secondo taglio è raddoppiare il primo, visto che la spending review ordinaria, ex art. 1 comma 533 e seguenti Legge 213, è pari al doppio della prima spending. I criteri di calcolo sono gli stesso, dopo la modifica operata dal DL 132/2023 al comma 850 e ss. art. 1 Legge 178/2020.

La spending review informatica deve essere stanziata sul bilancio 2024 e 2025; quella ordinaria sui bilanci 2024-2025-2026-2027.


La Corte conti sezione Autonomie nella citata deliberazione evidenzia:

L’art. 1 commi 850 e ss. della l. n. 178/2020 (LB 2021) aveva già previsto un contributo alla finanza pubblica pari a 100 milioni di euro, per i comuni, e a 50 milioni di euro, per le province e le città metropolitane. Il d.l. n. 132, del 29 settembre 2023, art. 6-ter (Proroga del termine di decorrenza dell'obbligo di utilizzare il prospetto delle aliquote dell'IMU e proroga in materia di spending review degli enti locali), nel modificare il citato comma 850, ne aveva rinviato la decorrenza fissando al 2024 la prima annualità del contributo richiesto e disancorandolo dalle azioni di spending review.

L’art. 1, co. 533 della l. n. 213/2023 (LB 2024), modificato dall’ art. 3, co. 12-decies del d.l. 215 del 30 dicembre 2023, ha inoltre previsto un ulteriore contributo alla finanza pubblica per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, pari a 200 milioni di euro annui a carico dei comuni e 50 milioni di euro annui a carico delle province e delle città metropolitane.

È bene, infine, precisare che è stato previsto un particolare regime di esclusioni in base al quale, per ciò che attiene al contributo ex l. n. 178/2020, la quota del concorso dei comuni appartenenti al territorio della regione Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste è versata dalla Regione all'erario con imputazione sul capitolo 3465 dell'entrata del bilancio dello Stato (d.l. n.132 del 29 settembre 2023, art. 6-ter). Il contributo di cui all’art. 1, comma 533, della legge di bilancio 2024 è invece richiesto solo agli EE.LL. delle Regioni a Statuto ordinario oltre che a quelli ricadenti nelle Regioni Sicilia e Sardegna; sono altresì esclusi gli enti in dissesto, in riequilibrio e che hanno sottoscritto gli accordi di cui all'art. 1, co. 572, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e di cui all'art. 43, co. 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50.

È stata dunque introdotta una domanda volta a verificare se l’ente abbia tenuto conto dei predetti contributi al concorso alla finanza pubblica nella costruzione delle previsioni di bilancio 2024/2026.

Al momento dell’emanazione delle presenti linee guida risulta essere acquisita la sola intesa della Conferenza Stato-città (6 marzo) sullo schema di decreto interministeriale di riparto del contributo di cui alla l. n. 178/2020 recepito dal DM del 29 marzo 2024 ancora in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, pari a 150 milioni per ciascun anno (2024- 2025), e non ancora adottato il Decreto di riparto relativo al contributo di cui alla legge di bilancio 2024.