Società mista: da ponderare il rischio della "paralisi assembleare" nella scelta partecipativa
La Corte dei Conti Emilia Romagna, nell’analizzare la revisione periodica di un ente locale, si è espressa in relazione ad una società mista che detiene in portafoglio azioni proprie per il 13,60% e che presenta capitale pubblico pari al 47,52% e privato al 38,89%, rilevando come, “a fronte di un rilevante concorso di partecipazione pubblica al capitale societario di tale società, l’esercizio dei diritti connessi alla partecipazione rimanga subordinato al rischio di una cd. “paralisi assembleare”, che potrebbe precludere, anche a fronte di una consistente partecipazione azionaria nella società, un sicuro conseguimento dell’interesse pubblico perseguito con la partecipazione in tale organismo societario” in quanto la quota di capitale pubblico (47,52%) “non assicura di per sé il controllo pubblico e dunque la forza di Imporsi”. In tal senso la Corte ha invitato l’ente a “ponderare gli effetti di una eventuale cd. “paralisi assembleare” con riflessi sul conseguimento degli obiettivi dell’interesse pubblico”. (Corte dei Conti. Sezione regionale di controllo per l'Emilia Romagna - delibera n. 48/2021/VSGO)