Società in house: dipendenti soggetti al regime privatistico
L’Ispettorato nazionale del lavoro, con nota n. 301/2021 ad oggetto “applicabilità dell’art. 7, commi 6 e 7, della L. n. 300/1970 ai lavoratori dipendenti di società in house”, ha confermato la soggezione dei contratti di lavoro dei dipendenti delle società a controllo pubblico e in house al regime privatistico “fintantoché non si palesi una deroga espressamente dettata dal legislatore”.
Secondo l’Ispettorato la disciplina applicata in materia “è sempre stata ancorata a quella del lavoro nell’impresa”, anche antecedentemente la riforma introdotta dal d.lgs. 175/2016, aggiungendo che non essendo presente alcuna norma specifica rilevabile in materia oltre le deroghe introdotte in ambito di assunzioni e retribuzione (cfr. Cass. ord. n. 21378 del 29 agosto 2018), risulta applicabile per i provvedimenti disciplinari intimati ai lavoratori dipendenti di società in house la disciplina privatistica sulle impugnazioni, ivi compresa quella concernente la costituzione di un collegio di conciliazione ed arbitrato ex art. 7, commi 6 e 7, della L. n. 300/1970.