SII: Iva al 10% per la realizzazione di collettori di adduzione
La costruzione ex novo di "collettori di adduzione" che possono essere considerati alla stregua di "articolazioni" dell'impianto fognario, per collegare impianti di depurazione già esistenti al fine di convogliare ad un unico, efficiente impianto di depurazione i reflui attualmente trattati in altra area, può usufruire dell'aliquota IVA nella misura del 10 per cento, ai sensi del combinato disposto dei nn. 127-quinquies e 127-septies della Tabella A, parte III, allegata al d.P.R. n. 633 del 1972, in quanto possono essere considerati opere inerenti alle opere di urbanizzazione (i.e. fognature).
Lo chiarisce la Risposta n. 229/2021 dell'Agenzia delle entrate. Da segnalare che la Società realizzatrice riteneva applicabile, in linea di stretta interpretazione, l'aliquota ordinaria, ritenendolo "essenzialmente un potenziamento, un miglioramento e un efficientamento, per quanto significativo e di complessa realizzazione, dell'attuale rete fognaria intesa nella sua universalità, senza, tuttavia, comportare un'estensione della stessa a favore di aree di nuova urbanizzazione e senza prevedere il collegamento diretto a nuovi allacciamenti, civili o industriali".
L'Agenzia delle entrate, invece, considera applicabile l'aliquota del 10 per cento ai casi di autonoma costruzione dei predetti collettori ed al più ampio progetto di cui è parte l'intervento. Rilevante appare essere, dalla lettura della nota, il fatto si tratti della realizzazione di un sistema di collettamento dei reflui fognari su nuovi tratti, pur senza comportare un'estensione dell'attuale rete fognaria a favore di aree di nuova urbanizzazione e senza prevedere il collegamento diretto a nuovi allacciamenti, civili o industriali.