Si raccomanda un sistema di controllo strutturato su tutti gli organismi partecipati, non solo societari
La Corte dei Conti Campania, con deliberazione n. 137/2024/VSGC ha ricordato l’importanza per le Amministrazioni pubbliche socie di impostare un proprio sistema di controllo e monitoraggio sull’andamento della gestione dei propri organismi partecipati, prevedendo anche “adeguati correttivi da introdurre nei casi di scostamento dagli obiettivi assegnati “anche con riferimento a possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio dell’Ente””, nell’ambito del più articolato sistema dei controlli interni ex art. 147 del D.lgs. 267/2000.
In tal senso la Sezione ha sottolineato come occorra quindi affrontare la compilazione delle relazioni /questionario annuali, previste dalla sezione Autonomie, sul funzionamento dello sistema dei controlli interni “evitando la logica del mero adempimento formale” in quanto “la rappresentazione delle dinamiche delle amministrazioni nelle diverse tipologie di controllo deve fare emergere punti di forza e debolezza, potenzialità e rischi, al fine di fornire elementi utili per la diffusione delle buone pratiche e la correzione delle criticità”
Inoltre, per un efficacie e completo funzionamento del sistema dei controlli la corte raccomanda di “monitorare l’andamento delle partecipazioni anche in organismi non societari per i riflessi, anche indiretti, che possono riverberarsi sul bilancio dell’Ente” (Nel caso di specie l’Amministrazione riferiva di non detenere partecipazioni, dirette o indirette, ai sensi dell’art. 147 quater del D.lgs. 267/2000 senza però considerare la sua partecipazione in “enti strumentali relativi al “Servizio Idrico Integrato”, al “Servizio Trasporto Pubblico”, al “Servizio Igiene Urbana””)