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Serve più attenzione nell'individuare i codici degli appalti

Serve più attenzione da parte delle stazioni appaltanti nell’individuare i codici per gli appalti pubblici (Cpv) da indicare nelle procedure di affidamento. Questo al fine di evitare frequenti errori e incongruenze. Questo è il richiamo rivolto dall’Anac nel Comunicato del Presidente del 9 maggio 2023.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza è emerso che spesso le stazioni appaltanti ricorrono a errori dovuti all’incongruenza tra la prestazione identificata dal codice CPV (Common Procurement Vocabulary) prescelto e l’effettivo oggetto del contratto da affidare. Anac ricorda che l'utilizzo del CPV è obbligatorio dal 1° febbraio 2006.