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Se le società in house cambia soci, cade il servizio affidato

“La direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa o a una prassi nazionale in forza della quale l’esecuzione di un appalto pubblico, aggiudicato inizialmente, senza gara, ad un ente «in house», sul quale l’amministrazione aggiudicatrice esercitava, congiuntamente, un controllo analogo a quello che esercita sui propri servizi, sia proseguita automaticamente dall’operatore economico che ha acquisito detto ente, al termine di una procedura di gara, qualora detta amministrazione aggiudicatrice non disponga di un simile controllo su tale operatore e non detenga alcuna partecipazione nel suo capitale”.

Questa è la pronuncia del 12 maggio 2022 della Quarta sezione della Corte di Giustizia dell’Unione europea in merito alla vicenda dell’affidamento del servizio rifiuti del Comune di Lerici, che vede coinvolti anche la Provincia di La Spezia e la società Acam-Iren.

Ora la questione ritorna al Consiglio di Stato.