Se il dipendente pubblico viene meno ai propri doveri professionali, deve restituire una parte di retribuzione
La Corte dei Conti sezione giurisdizionale Toscana, con sentenza n. 270 del 17 agosto 2023 ha inflitto condanna a dipendente pubblico commisurata nel 50% della sua retribuzione, in quanto è venuto meno il rapporto sinallagmatico tra prestazione lavorativa e compenso ricevuto.
Tale tipologia di danno sorge quando il dipendente pubblico anziché svolgere i propri doveri professionali abbia dedicato tempo lavorativo allo svolgimento di atti illeciti. Quindi, la retribuzione è stata indebitamente percepita dal lavoratore in quanto non ha remunerato adeguatamente (a danno dell’amministrazione pubblica) lo svolgimento della prestazione lavorativa.