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Scritture contabili relative a pagamenti non andati a buon fine

In merito alle scritture contabili relative a pagamenti non andati a buon fine, il principio contabile rileva che a seguito della comunicazione, da parte della banca tesoriera di pagamenti non andati a buon fine (es. per IBAN beneficiario estinto) o resi dal percipiente e la conseguente formazione di un sospeso di entrata (carta contabile), l’ente effettua le seguenti registrazioni:

a) accerta un’entrata di importo pari alla carta contabile tra le partite di giro (voce E.9.01.99.01.001 Entrate a seguito di spese non andate a buon fine),

b) impegna una nuova spesa tra le partite di giro (voce del piano dei conti finanziari U.7.01.99.01.001 Spese non andate a buon fine), di importo pari all’accertamento di entrata di cui alla lettera a);

c) riclassifica l’ordinativo di pagamento non andato a buon fine tra le partite di giro, a valere dell’impegno di cui alla lettera b;

d) regolarizza la carta contabile di entrata riguardante il riversamento al conto dell’ente dell’entrata non andata a buon fine, a valere dell’accertamento effettuato in partita di giro (lettera a);

e) emette un nuovo ordinativo di pagamento, a valere dell’impegno cui era inizialmente riferito l’ordinativo di pagamento non andato a buon fine.

Se gli stanziamenti riguardanti le Partite di giro non sono capienti, l’ente effettua le variazioni di bilancio e le trasmette al tesoriere.