Scoperto sostanziale di cassa
In riferimento al distinguo tra cassa libera e cassa vincolata, come chiaramente illustrato nel paragrafo n.10 del principio contabile applicato di competenza finanziaria potenziata All. 4/2 Dlgs 118/2011 e smi, oltre' al problema della mancata restituzione dell'anticipo di tesoreria, rileviamo in diverse delibere Corte dei Conti il riscontro di criticita' sullo scoperto sostanziale di cassa.
La Corte dei Conti verifica (e chiede di quantificare e dimostrare) l'importo della cassa vincolata, sommandolo algebricamente al fondo di cassa puntuale ad una certa data, essenzialmente al 31 dicembre. In questo modo viene determinato il fondo cassa effettivo. Ad esempio, se il fondo cassa puntuale e' pari a 1.000 ma dalla ricostruzione dei vincoli di cassa (spesso erroneamente non distinti nel fondo cassa) risultano vincoli per 800, la cassa (libera) effettiva e' pari a 200.
In caso di mancata restituzione dell'anticipo di tesoreria, poi la situazione si complica ulteriormente, visto che alla somma dei vincoli si aggiunge la quota di anticipazione di tesoreria non rimborsata effettivamente (il giro contabile che viene determinato da molti enti, con mandato in conto residui e reversale in conto competenza, e' una semplice sistemazione contabile).
Se, ad esempio, l'anticipo di tesoreria non restituito e' pari a 500 ed inoltre emergono vincoli di cassa non costituiti per 800, il Comune si ritrova una scoperto sostanziale di cassa pari a 1.300.