Salvaguardia equilibri, l'analisi è sul triennio
Visto l'approssimarsi dei tempi per la salvaguardia equilibri, occorre ricordare la necessaria analisi degli equilibri finanziari sul triennio 2023-2024-2025 e non solo sul 2023.
La verifica è sulla gestione, innanzitutto di competenza e di cassa sul 2023; di competenza sul 2024 e sul 2025. Poi naturalmente occorre analizzare gli equilibri in conto residui e i tre saldi di finanza pubblica.
Nel 2023, le entrate accertate, le entrate applicate e le entrate reimputate devono coprire gli impegni di spesa, nel rispetto non solo dei cinque macro equilibri, ma soprattutto all'interno di essi, nel rispetto dei numerosi micro equilibri. Chi pensa che l'equilibrio di parte corrente sia dato semplicemente dalla differenza positiva o pari a zero tra entrate dei primi tre titoli e spese del titolo I e titolo IV non opera correttamente.
Nel 2024 e nel 2025 occorre distinguere attentamente la parte capitale dalla parte corrente, verificando, per la parte in conto capitale che le obbligazioni giuridicamente perfezionate di spesa siano coperte da obbligazioni giuridicamente perfezionate di entrata (alcune delle quali anche esigibili) e per la parte corrente che le obbligazioni giuridicamente perfezionate di spesa siano coperte da entrate previste ricorrenti.
Per questo ricordiamo sempre nei webinar e nell'attività di supporto all'ufficio ragioneria che la partita vera degli equilibri finanziari si gioca sulla capacità di coprire le spese ineludibili sulle annualità successive, ivi compresi gli oneri indotti dagli investimenti.
Se il bilancio dell'anno dopo non quadra, c'è sempre un perchè, che risale all'anno prima.