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Riserva di posti nei concorsi per il personale dirigente dei Comuni

La V Commissione alla Camera a V (Bilancio, tesoro e programmazione) ha approvato un emendamento in sede di conversione del DL 75/2023 inserendo all’art. 28 il comma 1 bis, che prevede – come rileva l’Ufficio parlamentare - riserva di posti nei concorsi per il reclutamento del personale dirigente dei comuni La norma dispone che i comuni possono prevedere, nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica e in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni, nell'ambito dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale dirigenziale, una riserva di posti non superiore al 50 per cento da destinare al personale che abbia maturato con pieno merito almeno trentasei mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni, e che sia stato assunto a tempo determinato previo esperimento di procedure selettive e comparative a evidenza pubblica.

Le assunzioni di personale di cui al presente comma sono effettuate a valere sulle facoltà assunzionali di ciascuna amministrazione disponibili a legislazione vigente all'atto della stabilizzazione.

La norma stabilisce anche che i bandi di concorso previsti dalla norma in oggetto prevedono lo svolgimento delle prove di cui all'articolo 28, comma 1-ter, quarto periodo, del decreto legislativo n. 165 del 2001. Detta norma stabilisce che i bandi di concorso definiscono gli ambiti di competenza da valutare e prevedono prove scritte e orali di esclusivo carattere esperienziale, finalizzate alla valutazione comparativa e definite secondo metodologie e standard riconosciuti.