Riforma giustizia tributaria, comunicato MEF
Il Ministero Economia e Finanze comunica che è stata definitivamente approvata la riforma della giustizia e del processo tributari avviata con la presentazione da parte del governo di un disegno di legge, per iniziativa dei ministri dell’Economia, Daniele Franco, e della Giustizia, Marta Cartabia, in attuazione delle riforme PNRR.
Lo stesso Ministero precisa quali sono le principali novità riguardanti l’ordinamento giudiziario tributario:
-sono stati ridenominati gli organi di giustizia tributaria in Corti tributarie di primo e di secondo grado;
-è stato introdotto un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria con 576 giudici tributari reclutati tramite concorso per esami;
-è stata disciplinata la possibilità degli attuali giudici togati di transitare definitivamente e a tempo pieno nella giurisdizione tributaria speciale.
Sul piano processuale, invece, è stato previsto che le controversie di modico valore siano devolute ad un giudice monocratico; è stata rafforzata la conciliazione giudiziale e superato il divieto di prova testimoniale.
Risulta inoltre potenziato il giudizio di legittimità, con la creazione in Cassazione di una sezione civile deputata esclusivamente alla trattazione delle controversie tributarie.
La definitiva professionalizzazione della magistratura tributaria ha comportato anche un rafforzamento dell’organo di autogoverno dei giudici tributari, presso il quale nasce l’Ufficio ispettivo e l’Ufficio del massimario nazionale, così come vengono potenziate le strutture centrali e territoriali del MEF, che si occuperanno della gestione amministrativa delle nuove Corti tributarie.
In sintesi, con la riforma si realizza uno degli obiettivi del PNRR, guardanti il miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e dell’uniformità dei giudizi in materie analoghe, unitamente alla riduzione del contenzioso presso la Corte di Cassazione.
Si attuano così le indicazioni fornite dall’Europa, in base alla considerazione che una giustizia tributaria efficiente non può che rappresentare un volano per l’economia del Paese.