Riforma del TUEL, alert su competenza, cassa, residui, passività potenziali
Il disegno di legge delega di riforma del TUEL interviene, finalmente, in modo deciso sulle criticità finanziarie degli enti locali, imponendo la verifica di una serie di parametri diretti ad evitare la crisi dell’ente.
Come abbiamo rilevato nel recente webinar Delfino & Partners, occorre istituire una serie di alert per intervenire prima che insorgano i problemi. Intervenire dopo, a crisi conclamata, può non essere più sufficiente.
La nuova norma prevede la revisione delle procedure inerenti le situazioni di criticità finanziaria, al fine di una razionalizzazione ordinamentale e per l’emersione delle reali difficoltà, prevedendo, in particolare, l’individuazione di:
1) specifiche procedure finalizzate alla tenuta degli equilibri di parte corrente e, in particolare, quelle volte al controllo sulla emersione di tensioni di cassa e di squilibri di bilancio, nonché di procedimenti e indicatori per la verifica della congruità delle previsioni su entrate tributarie e altre entrate correnti, debiti fuori bilancio e passività potenziali, gestione dei residui;
2) interventi correttivi differenziati e graduati in relazione ai diversi livelli di criticità;
3) modalità di controllo sulle società partecipate in conformità alla loro natura giuridica e nel rispetto della normativa del codice civile e di quella sulle società quotate in borsa ed emittenti strumenti finanziari quotati, ferme restando le misure del controllo analogo nei confronti delle società in house;
4) termini definiti per la gestione e liquidazione delle procedure di risanamento;
5) strumenti di sostegno, anche di natura finanziaria, al fine di individuare misure correttive di criticità strutturali e/o emergenti;
6) specifiche procedure volte a garantire l’esecuzione, anche in forma rateizzata, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi