Riconciliazione dei residui
Dopo l'entrata in vigore del Dlgs 118/2011 non ci sono più dubbi sul fatto che i residui attivi siano crediti effettivi e i residui passivi siano debiti effettivi, tanto è vero che l'operazione di ricognizione dei residui, a cura di tutti i responsabili di settore dell'ente locale e propedeutica al riaccertamento ordinario, deve muoversi proprio su questo assunto eliminando le partite che non hanno queste caratteristiche, oppure aumentando l'accantonamento per quei residui attivi che hanno minori capacità di riscossione rispetto a quanto determinato dalla media quinquennale con cui si calcola il FCDE.
Tuttavia l'ammontare dei residui è necessariamente diverso dall'ammontare dei crediti riportati nel conto del patrimonio; stessa cosa dicasi per l'ammontare dei residui passivi che è diverso da quello dei debiti.
Per questo occorre evidenziare nella delibera di rendiconto la riconciliazione tra i residui attivi e i crediti e tra i residui passivi e i debiti, dando anche atto della dimostrazione del raccordo tra il FCDE - Fondo crediti di dubbia esigibilità - in contabilità finanziaria e il FSC - Fondo svalutazione crediti - in contabilità economico patrimoniale.