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Ricognizione partecipate, analisi della Corte Conti

La Corte Conti Emilia Romagna, con delibera 10/2022 ha esaminato piano di razionalizzazione di società partecipate evidenziando alcune criticità. In particolare:

- la qualificazione come non a controllo pubblico di alcune partecipate a totale o maggioritaria partecipazione pubblica, basata sull’interpretazione restrittiva della nozione di società a controllo pubblico in contrasto con la giurisprudenza contabile, cui consegue anche la mancata considerazione nei piani di numerose partecipate indirette;

- l’assenza dell’analisi dei costi di funzionamento delle società partecipate, al fine dell’adozione delle conseguenti eventuali iniziative di razionalizzazione;

- la fissazione di obiettivi di contenimento dei costi uniformi per tutte le società controllate e non specifica in relazione al tipo di attività esercitata (con il conseguente mancato rispetto dagli stessi da parte di molte controllate);

- il riacquisto di una partecipazione societaria al prezzo superiore rispetto a quello di vendita precedente, seguita da una nuova iniziativa di alienazione la cui documentazione fa emergere un forte deprezzamento del patrimonio della partecipata e una consistente svalutazione dei crediti; - la presenza di partecipazioni che non rispettano i parametri di cui all’art. 20, comma 2, lettere a), b), c), d) ed e), del Tusp; - il superamento del limite dei compensi degli amministratori di cui all’art. 11, comma 7, del Tusp da parte di una società controllata.