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Revisione dell'attività di accertamento nella legge delega fiscale

La legge 111/2023, delega fiscale, prevede all'art. 17 principi e criteri direttivi specifici per la revisione dell’attività di accertamento.

Come evidenzia la relazione del Servizio Studi del Senato, le norme di delega prevedono misure di semplificazione del procedimento accertativo e un’applicazione generalizzata del procedimento del contraddittorio. In particolare, la disposizione delega al Governo il compito di disciplinare il diritto al contraddittorio in modo omogeneo, quali che siano le modalità di svolgimento del controllo, concedendo anche al contribuente un termine non inferiore a 60 giorni per le eventuali osservazioni. Al legislatore delegato è, altresì, demandato il compito di obbligare l’ente impositore a motivare espressamente sulle osservazioni formulate dal contribuente.

Viene previsto, inoltre, il riordino delle norme in materia di analisi delle posizioni di rischio fiscale e l’utilizzo sempre maggiore delle tecnologie digitali (anche supportate dall’intelligenza artificiale).

Il legislatore delegato è tenuto a realizzare un potenziamento e una semplificazione del regime dell’adempimento collaborativo (anche attraverso maggiori meccanismi premiali e la riduzione della soglia di ingresso al regime), nonché a introdurre per i soggetti di minori dimensioni la possibilità di accedere a un concordato preventivo biennale. Con alcune norme introdotte al Senato vengono altresì riconosciuti dei vantaggi fiscali nei confronti dei contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale è certificato da professionisti qualificati.

Altre norme sono rivolte ad assicurare una maggiore certezza del diritto tributario anche attraverso la diminuzione degli aggravi degli oneri amministrativi previsti per il contribuente.