Restituzioni Covid: prime indicazioni dalla bozza di Decreto
Richiamando le ns news del 31/05/2024, si precisa che dalla bozza del Decreto ad oggi diffuso, risulta:
Importo a credito deficit finale
Importo a debito surplus finale
Ristori non utilizzati al 31/12/2022
Importo da acquisire al bilancio dello Stato - totale (somma da restituire complessivamente dal 2024 al 2027)
Importo da acquisire al bilancio quota annuale 2024-2027 (quota da restituire in ciascun anno)
Importo da erogare all'ente - totale (somma che l'ente riceverà nel quadriennio)
Importo da erogare all'ente - quota che l'ente riceverà a rimborso in ciascun anno
I ristori di spesa di importo inferiore a 100,00 euro non verranno chiesti a restituzione.
Gli enti che dovranno restituire le somme, con determina del Responsabile del Servizio Finanziario nel 2024, dovranno applicare avanzo vincolato pari ad 1/4 della somma da restituire (Importo da acquisire al bilancio quota annuale 2024-2027).
Nel caso in cui l'ente sia a credito da fondone ma debba restituire i ristori di spesa non utilizzati, si provvederà a compensare tali somme.
In ogni caso, l'ente dovrà applicare avanzo per un importo pari ad 1/4 dei ristori non utilizzati in specifico capitolo di spesa, effettuando una doppia compensazione (mandato reversale) sul fondo di solidarietà e sul capitolo di entrata dove andrà stanziato il quarto della somma a credito.
Nel caso di ente a debito sia per fondone che per ristori specifici di spesa oppure a zero su fondone e a debito per ristori specifici di spesa, l'ente applicherà l'avanzo pari ad 1/4 in specifico capitolo di spesa che verrà compensato col fondo di solidarietà comunale.
Dal 2025 l'ente, in sede di bilancio di previsione, dovrà già applicare la quota pari ad 1/4 della somma da restituire.
La data di riferimento per la regolarizzazione dei saldi è fissata al 30/09/2024.