Responsabilità per mancata adozione PTPCT
Con deliberazione n. 287 del 14 giugno 2022 ANAC ha sanzionato i vertici di un importante Comune sardo a seguito dell’omessa adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.
L’Autorità, nello svolgere la propria attività di vigilanza sulle misure di prevenzione della corruzione, ha difatti accertato, a seguito della verifica sul sito istituzionale dell’Ente locale, la mancata pubblicazione del PTPCT relativo al triennio 2021-2023, in violazione di quanto disposto dalla l. 190/2012.
Il mancato rispetto degli adempimenti di legge ha dunque comportato la responsabilità a vario titolo del RPCT il quale, seppur abbia riferito nella propria memoria difensiva numerose difficoltà dovute “al carico di lavoro del Segretario generale/RPCT, alla grave carenza di personale dell’ente, e alle problematiche scaturite dall’emergenza sanitaria nazionale per la diffusione del Covid-19”, non ha fornito evidenze sufficienti “a giustificare l’inadempienza”, non presentando infatti “alcuna evidenza documentale dalla quale risulti che abbia dato avvio all’attività propedeutica all’elaborazione del Piano”.
Profili di responsabilità sono emersi anche nei confronti dell’organo di indirizzo politico “la cui negligenza, protratta nel tempo, sottolinea la gravità della condotta serbata con inescusabile trascuratezza in forma di c.d. culpa in vigilando, delle attribuzioni implicite nella funzione di controllo generalizzato sulle attività comunali prescritte dalla legge.”.
Concludendo l’Autorità ha dichiarato come nel caso di specie “la mancata adozione del PTPCT 2021-2023 è da considerarsi rilevante in quanto da imputarsi ad un comportamento caratterizzato da inosservanza dei doveri di diligenza … l’elemento psicologico che caratterizza la censurata condotta dei soggetti su citati è dunque da rinvenirsi nella colpa, potendosi escludere che il loro comportamento omissivo, seppur caratterizzato da inosservanza degli ordinari doveri di diligenza, fosse il fine ultimo della loro azione.”.