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Reddito cittadinanza, bisogna inserire i lavoratori in Comune

Il Ministero del Lavoro informa che 198mila i percettori di Reddito di cittadinanza, nell'ambito del Programma Garanzia Occupazione Lavoro (GOL), sono stati instradati verso percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze. Si tratta di circa due terzi del totale dei percettori convocati e che hanno aderito al programma GOL. Sono oltre 47mila invece, i fruitori del reddito per cui è stata individuata e concordata un'attività formativa da svolgere.

La Legge 197/2022 prevede per i beneficiari del Reddito il coinvolgimento obbligatorio in iniziative di aggiornamento o di riqualificazione formative. Queste ultime cresceranno rapidamente grazie a una spinta che il Governo ha voluto dare alla previsione della Legge 4 del 2019: oltre 161mila beneficiari, cioè l'81%, infatti potranno iniziare l'attività formativa nelle prossime settimane perché sono stati aggiudicati o sono in via di aggiudicazione, gli avvisi per l'attività di formazione che le Regioni hanno pubblicato a valere sulle risorse GOL.

Nelle prossime settimane inoltre, il Ministero provvederà a estendere l'attività obbligatoria prevista per i percettori a tutti gli interventi di inclusione lavorativa e di rafforzamento dell'occupabilità stabiliti dalla legge e proseguirà il lavoro di un tavolo di monitoraggio e valutazione con le Regioni per raggiungere il target previsto dal PNRR, dando la prevalenza ai beneficiari del reddito di cittadinanza nella presa in carico e nell'avvio a formazione o a percorsi di occupabilità.

Ricordiamo che in base alla stessa legge 197/2023 art. 1 comma 317 lettera b) il Comune deve inserire tutti i percettori di reddito di cittadinanza residenti, che abbiano sottoscritto il Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale, e non più almeno un terzo di essi, nell’ambito dei progetti utili alla collettività.