Quota incentivi recupero evasione IMU e TARI solo ai dipendenti del settore entrate
La Corte Conti Emilia Romagna, con parere n. 137/2024 è tornata ancora una volta sulla disciplina incentivi recupero evasione IMU e TARI.
La Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna, in ordine alla richiesta di parere ai sensi dell’art. 7, c. 8 della L. n. 131/2003, formulata dal Comune istante, che chiede se sia possibile “interpretare estensivamente la disciplina normativa di cui all’art. 1, c. 1091, L. 145/2018 “nel senso che gli incentivi derivanti da recupero entrate tributarie IMU/TARI ex-art. 1, c. 1091, L. 145/2018, possano essere erogati anche a dipendenti non assegnati al Servizio Tributi - servizio preposto ad accertare il tributo IMU/TARI – e per attività diverse dal recupero IMU/TARI, e pertanto anche a dipendenti assegnati ad altri Servizi che non sono in alcun modo coinvolti nelle attività di recupero IMU/TARI, a fronte di obiettivi diversi, ad esempio per attività del Settore servizi alla persona in collaborazione con il Servizio ragioneria volte al recupero di entrate patrimoniali”, ha ritenuto di poter rispondere al quesito avanzato dal Comune nei termini seguenti: “gli incentivi di cui trattasi potranno essere riconosciuti soltanto al personale impiegato nel raggiungimento degli obiettivi del settore entrate, anche con riferimento alle attività connesse alla partecipazione del Comune all’accertamento dei tributi erariali e dei contributi sociali non corrisposti, previa adozione dell’apposito regolamento previsto dall’art. 1, c. 1091, della L. n. 145/2018 e non al personale impiegato nel raggiungimento di obiettivi diversi rispetto a quelli previsti dalla norma in esame”.