Proroga concessioni demaniali marittime, l'Autority bacchetta i Comuni
Anche nel Bollettino n. 28/2024 emergono rilievi da parte dell'Autorità Garante Concorrenza e mercato in riferimento alla proroga delle concessioni demaniali marittime.
Con precipuo riferimento alle proroghe, l’Autorità ha più volte sottolineato che il continuo ricorso a tale strumento violi i principi della concorrenza nella misura in cui impedisce il confronto competitivo per il mercato, che dovrebbe essere garantito in sede di affidamento di servizi incidenti su risorse demaniali di carattere scarso, e favorisce gli effetti distorsivi connessi a ingiustificate rendite di posizione attribuite ai concessionari.
Nel corso del biennio 2020-20213, in particolare, l’Autorità ha invitato molteplici amministrazioni comunali a disapplicare la normativa nazionale posta a fondamento delle determinazioni di proroga delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative per contrasto delle stesse con gli articoli 49 e 56 TFUE4 e con l’articolo 12 della Direttiva 2006/123/CE (c.d. “Direttiva Servizi”). Come noto, infatti, gli Stati membri sono tenuti a conformarsi ai principi e alle disposizioni eurounitari e, ove la normativa interna confligga con il diritto dell’Unione europea, se ne impone la relativa disapplicazione.