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Programma dei lavori pubblici approvato separatamente

Secondo l'Istituto per la trasparenza e l'innovazione - organo strumentale delle Regioni - il programma triennale opere pubbliche deve essere approvato separatamente dal DUP.

In particolare, è rilevato quanto segue:

In attesa della sua necessaria modifica per allineamento al nuovo Codice, il Decreto Ministero Economia e Finanze 18/5/2018 “Semplificazione del Documento unico di programmazione semplificato”, contiene disposizioni riguardanti il programma dei lavori pubblici ed il programma degli acquisti laddove recita che: “fatti salvi gli specifici termini previsti dalla normativa vigente, si considerano approvati, in quanto contenuti nel DUP, senza necessità di ulteriori deliberazioni, i seguenti documenti:

a) programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici, di cui all’art. 21 del D.Lgs. 50/2016 (ora art.37 del D.Lgs.36/2023) e regolato con Decreto 16 gennaio 2018 n. 14 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ora allegato I.5), che ne definisce le procedure per la redazione e la pubblicazione;

b) (…)

c) programma triennale di forniture e servizi, di cui all’art.21 del D.Lgs. n. 50/2016 (ora art.37 del D.Lgs.36/2023) e regolato con Decreto 16 gennaio 2018 n. 14 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ora allegato I.5), che ne definisce le procedure per la redazione e la pubblicazione.”

Negli enti locali il Documento unico di programmazione è lo strumento che permette l'attività di guida strategica ed operativa e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Come indicato nell’art.1 del Decreto del Ministero Economia e Finanze del 18 maggio 2018, il DUP “è guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell'ente” ed “individua le principali scelte che caratterizzano il programma dell'amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato”.


Per quanto qui interessa, “con riferimento all'arco temporale di riferimento del bilancio di previsione almeno triennale, il DUP deve definire gli indirizzi generali in relazione:

-alle spese con particolare riferimento alla spesa corrente, con specifico rilievo alla programmazione degli acquisti di beni e servizi;

-agli investimenti e alla realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa per ciascuno degli anni dell’arco temporale di riferimento.

In quanto documento di indirizzo strategico ed operativo, il DUP rientra fra i documenti programmatori nel rispetto dei quali, ai sensi dell’art.37 comma 1 del Codice, il programma dei lavori e il programma delle forniture e servizi devono essere approvati.

Tale rispetto non implica alcun vincolo di coerenza “economico finanziaria” come invece è richiesto verso un bilancio che, al momento dell’approvazione del DUP, dovrà ancora essere definito.


Dovendo fare valere gli specifici termini previsti implicitamente dall’art.37 del Codice, secondo i quali i programmi dei lavori e delle forniture e servizi non potranno essere approvati prima del bilancio dell’Ente, si ritiene che non possa di fatto essere applicabile la disposizione contenuta nel citato Decreto MEF del 18 maggio 2018, già riportata al primo periodo, circa l’approvazione, in quanto contenuti nel DUP e senza necessità di ulteriori deliberazioni del programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici e del programma triennale degli acquisti di beni e servizi di cui all’art.37 del D.Lgs. 36/2023.

Si sottolinea peraltro come la disposizione del decreto MEF non tenga conto della fase di adozione dello schema di programma richiesta nel caso del programma dei lavori pubblici anche al fine di consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla pubblicazione dello schema adottato. Adozione che pertanto, in quanto comunque obbligatoria, dovrebbe essere avvenuta antecedentemente, ed almeno trenta giorni prima, della redazione del DUP.