Possibile conflitto di interessi del Segretario comunale in Commissione di concorso
ANAC è stata chiamata ad esprimersi su un potenziale conflitto di interessi di Segretario comunale, nominato presidente di commissione di concorso che ha avuto rapporti di colleganza pregressi con due candidati
Secondo Anac, nel caso esaminato i rapporti di lavoro intercorsi tra il Segretario generale e i candidati indicati non generano una situazione di conflitto d’interesse. Ad ogni modo, spetta all’amministrazione valutare se, in considerazione del tenore delle notizie di stampa, superiori ragioni di opportunità giustifichino eccezionalmente la sostituzione del presidente della commissione.
Per completezza d’istruttoria, ANAC nel parere in esame fornisce alcuni suggerimenti tesi a migliorare la gestione dei conflitti d’interesse all’interno dell’amministrazione comunale. In particolare, si potrebbe integrare il codice di comportamento con una disposizione ad hoc che disciplini il caso del conflitto insorto a carico del RPCT e del Segretario generale. Ciò in quanto allo stato l’art. 6 del Codice di comportamento dei dipendenti del Comune in questione prevede che “In tutti i casi indicati al precedente comma in cui, sulla base delle previsioni di cui all’articolo 6 bis della legge n. 241/1990, all’articolo 7 del D.P.R. n. 62/2013 o di altra specifica norma, si trovi in una condizione di conflitto di interessi, anche potenziale, il dipendente deve trasmettere immediatamente al proprio dirigente una apposita comunicazione scritta in cui si specificano le ragioni poste a base della propria segnalazione. Sull'astensione decide il dirigente dell’ufficio di appartenenza. Di tali comunicazioni e dei suoi esiti è data informazione al Responsabile per la prevenzione della corruzione. I dirigenti effettuano tale comunicazione al responsabile per la prevenzione della corruzione”.
Nulla invece è statuito in ordine al soggetto competente a verificare il conflitto d’interesse del RPCT. Tale circostanza implica un ulteriore vuoto di disciplina laddove il RPCT coincida con il Segretario generale, anch’egli soggetto al Codice di comportamento. Occorre, dunque, individuare un soggetto idoneo a valutare le segnalazioni sia del RPCT che del Segretario generale, posto che tali ruoli potrebbero essere attribuiti in futuro a persone distinte.