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PNRR tracciamento antimafia

Il portale https://italiadomani.gov.it/it/home.html della Presidenza del Consiglio dei Ministri, comunica che è stato rafforzato il tracciamento antimafia degli investimenti inerenti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Ministero dell’Interno ha inviato alle Prefetture una circolare che richiama la strategia di prevenzione a livello centrale dell’Organismo permanente di analisi e monitoraggio sul rischio di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, istituito presso la direzione centrale della Polizia Criminale del dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Nel documento si conferma la centralità della Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia (BDNA) per assicurare adeguata tutela degli investimenti del PNRR dalle aggressioni criminali: si tratta di uno strumento che, con il suo continuo aggiornamento, permette di “acquisire una mappatura degli operatori economici coinvolti nel ciclo realizzativo degli interventi inclusi nel perimetro del PNRR”.

Il tracciamento consentirà di monitorare l’eventuale adozione di provvedimenti nei confronti degli operatori economici coinvolti nell’attuazione degli interventi per i quali siano emersi elementi su un rischio infiltrativo, senza comunque escludere il ricorso a quelle misure di carattere conservativo introdotte più di recente, come la misura della prevenzione collaborativa di cui all’art. 94-bis del Codice antimafia, alternativa all’immediata interdizione dell’operatore economico.

Potrà anche essere valutata l’applicazione dello strumento del commissariamento ad contractum, qualora gli elementi indizianti siano di tale rilevanza da avere già comportato l’adozione di un’informazione interdittiva. La circolare chiarisce, infine, che, nei casi in cui gli interventi del PNRR siano inclusi negli appositi strumenti di pianificazione e programmazione previsti dal Codice dei contratti pubblici, troverà applicazione il modello di prevenzione antimafia definito dalle linee guida adottate dal Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari.