Partenariato, ancora sulla questione 49%
Come già comunicato dal nostro portale in precedente news, anche il Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza Consiglio dei Ministri, ha evidenziato che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha pubblicato la Delibera n. 432 del 20 settembre 2022 relativa al limite del 49% di contributo pubblico nelle operazioni di PPP ed alla contabilizzazione dei fondi europei a fondo perduto.
Come rilevato dalla stessa Anac, la delibera del 20 settembre scorso porta una forte spinta all’uso del partenariato pubblico-privato nella gestione dei fondi del Pnrr, visto che esclude dal limite del 49% i fondi del Pnrr, in molti casi a fondo perduto.
Nella Delibera, disponibile al link https://www.anticorruzione.it/-/delibera-numero-432-del-20-settembre-2022, si chiarisce che “se non incidono sulla finanza pubblica nazionale e non risultano in qualche modalità o forma a carico della pubblica amministrazione, i finanziamenti a fondo perduto di provenienza euro-unitaria, anche nell’ambito del PNRR, possono ritenersi esclusi dalle valutazioni in merito al “contributo pubblico” e, in particolare, al perimetro del 49% di cui agli articoli 165, comma 2, e 180, comma 6, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 in quanto destinati a “nettare” la quota di investimento. In caso di distinzione tra risorse europee a fondo perduto (grants) e prestiti onerosi soggetti a obbligo di restituzione da parte dello Stato italiano (loans), la predetta indicazione si applica esclusivamente alle risorse europee a fondo perduto (grants).” Pertanto, la Delibera ANAC n. 432/2022 chiarisce che l’utilizzo di risorse europee a fondo perduto non rientra nel computo del limite del 49% di contributo pubblico nelle operazioni di PPP.
La Delibera ANAC n. 432/2022 tiene conto degli esiti del Tavolo Interistituzionale sulle operazioni di PPP, costituito con la finalità di incentivare e sostenere gli investimenti in infrastrutture, tutelando al contempo la finanza pubblica, al quale partecipano i rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato (MEF-RGS), del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dell’Università Bocconi – SDA School of Management and Policy, della Corte dei Conti e dell’ANAC stessa.
L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle competenze del DIPE in materia di PPP che prevedono, tra le altre cose, la promozione e la diffusione di modelli di Partenariato Pubblico-Privato, il supporto gratuito alle Pubbliche Amministrazioni attraverso la prestazione di servizi di assistenza tecnica, legale e finanziaria, in tutte le fasi dei procedimenti, la raccolta dei dati e il monitoraggio delle operazioni in PPP ai fini della stima dell’impatto sul bilancio pubblico (deficit e debito) delle operazioni in PPP.