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Parere Aran su contrattazione integrativa

Con il parere n. CFL133 del 6 settembre 2021, l’Aran ha fornito delle indicazioni sulle modalità di applicazione delle disposizioni riguardanti le risorse per la contrattazione integrativa degli Enti Locali all’interno del rispettivo CCNL.

Domanda

Contrattare i “I criteri di ripartizione delle risorse disponibili per la contrattazione integrativa “di cui all’art. 7, comma 4, lett. a) del CCNL del 21.5.2018 deve tradursi nel contrattare le somme destinate alle singole indennità?

Risposta ARAN

Il primo compito del contratto integrativo si identifica con la esatta individuazione dei criteri per “distribuire” le risorse disponibili tra le diverse finalità di utilizzo, tenendo conto delle caratteristiche delle stesse. Si tratta di un compito di grande rilevanza che richiede equilibrio e senso di responsabilità da parte delle due delegazioni trattanti.

Il vincolo della contrattazione integrativa, quindi, si può ritenere sussistente solo in relazione ai criteri di ripartizione delle risorse complessivamente disponibili presso l’ente tra i diversi istituti e le diverse finalità di spesa previste dall’art.68 del CCNL del 21.5.2018.

Tuttavia, non può non evidenziarsi come i “criteri contrattati” debbano comunque essere, successivamente, anche applicati concretamente in modo da offrire alle parti negoziali decentrate il quadro delle effettive risorse (stabili o variabili) a disposizione e perciò destinabili al finanziamento di ciascuna delle tipologie del trattamento accessorio previste dalla disciplina contrattuale.

Ciò che rileva, quindi, è che, pur non indicandosi i valori numerici relativi a ciascuna voce di utilizzo, i criteri contrattati devono essere esplicitati in modo tale da consentire, comunque, di avere contezza delle somme spendibili per ciascuna finalità.

In tal senso, appare possibile, ad esempio, indicare i valori percentuali in luogo di valori assoluti.