Pagamento fondo progetti 2022
Il Ministero dell’Interno, facendo seguito al comunicato del 16 giugno 2022, segnala che con provvedimento dirigenziale del 17 giugno 2022, è stato disposto il pagamento del contributo in esame, nel limite di 280 milioni di euro, a favore degli enti locali le cui richieste sono individuate dalla posizione n.1 alla posizione n.1782 della graduatoria dei progetti ammissibili per l’anno 2022, approvata con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze del 10 giugno 2022, e riportata nell’allegato 1 dello stesso decreto.
Il Ministero ricorda che l’articolo 1, comma 56, della legge 27 dicembre 2019, n.160, (come richiamato dall’articolo 3, comma 1, del citato decreto interministeriale del 10 giugno 2022), ha stabilito che gli enti beneficiari sono tenuti ad affidare la progettazione entro tre mesi decorrenti dalla data di emanazione del decreto di assegnazione del contributo, ovvero entro il termine del 10 settembre 2021.
Pertanto, entro il 10 settembre 2021 è necessario che sul sistema SIMOG dell'ANAC risultino richiesti, perfezionati e associati ai CUP, almeno uno dei relativi CIG Servizi di spesa per la realizzazione della progettazione. L'articolo 1, comma 57, della legge 27 dicembre 2019, n.160, dispone, infatti, che l’affidamento della progettazione è verificato tramite il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n.229, attraverso le informazioni correlate al relativo codice identificativo di gara (CIG).
Gli interventi sono classificati come «LB 2020_comma 51_SVILUPPO CAPACITA’ PROGETTUALE_anno 2022».
In caso di inosservanza del termine del 10 settembre 2021, il contributo erogato verrà recuperato da questo Ministero secondo le disposizioni di cui ai commi 128 e 129 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n.228.
Con le medesime modalità il Ministero dell’interno provvederà a recuperare le quote del contributo non utilizzate per la realizzazione dell’attività progettuale finanziata, individuate, per ciascun CUP, sulla base di apposito rendiconto. La richiamata normativa infatti, nello stabilire che il contributo è soggetto a rendicontazione non ha previsto l’utilizzo delle eventuali economie realizzate.
Il Ministero comunicherà successivamente le modalità con cui gli enti locali dovranno presentare la rendicontazione.