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Operazioni immobiliari da motivare

La Corte Conti Lombardia, con delibera n. 57/2025 ha affrontato una interessante questione immobiliare.

L'istanza di parere formulata dal Sindaco, avente ad oggetto l'acquisto di un immobile adibito a casa colonica, adiacente la sede comunale da destinare all'implementazione di alcuni servizi pubblici amministrativi presenta i seguenti aspetti: l'attuale società proprietaria dello stabile è al contemporaneo proprietaria di un parcheggio di n. 80 stalli, che serve la stazione delle Ferrovie Nord Milano, aperto al pubblico in forza di un contratto di locazione privato-pubblico che l'Amministrazione comunale ha sottoscritto.

Rispetto alla locazione del parcheggio, quindi, la considerazione degli elementi di fatto implica una adeguata valutazione della risposta alla pubblica utilità -oltre che alla stretta convenienza economica- dell'assunzione da parte dell'Amministrazione comunale di un vincolo contrattuale ventennale per l'affitto di un'area con 80 stalli per assicurane l'utilizzo libero e senza pedaggio e, quindi, senza alcun rientro rispetto alla spesa di cui farsi carico.

La richiesta di parere formulata dal Comune illustra due possibili opzioni di acquisto e locazione immobiliare, esito di una trattativa avviata con il medesimo soggetto, contemporaneamente venditore di un immobile e locatore di un'area destinata a parcheggi. Le due alternative si differenziano tra loro in modo sostanziale per i valori di stima dei singoli oggetti trattati, ma configurano sostanzialmente il medesimo impegno economico complessivo a carico del Comune (se non si comportano gli aspetti finanziari ed attuariali dell'operazione).

La Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per la regione Lombardia - in riscontro all'istanza di parere formulata dal Comune afferma il seguente principio di diritto: la scelta tra le possibili alternative di azione rientra nelle prerogative gestionali del Comune. L'attività negoziale dell'ente locale, tuttavia, non è libera come quella che connota, sul piano del fatto, i rapporti tra privati, essendo assoggettata ai vincoli che impongono una congrua motivazione delle scelte, la relativa convenienza sia economica che funzionale, la congruità dei prezzi e il dovere di rendere pubblica l'iniziativa negoziale e trasparente il comportamento, tanto al fine di garantire un accesso paritario e non discriminatorio dei potenziali interessati, quanto in ragione di una concorrenzialità del mercato funzionale all'interesse pubblico.