Oneri indotti dagli investimenti, bisogna pensarci subito
Continuano a verificarsi negli enti locali situazioni di squilibrio, o comunque tensione finanziaria, in parte corrente per effetto dagli oneri indotti dagli investimenti, che mediamente incidono tra il 3% e il 5% del valore dell'opera (stima da verificare compiutamente con l'ufficio tecnico).
E' molto importante che il Comune già in sede di programmazione dell'opera consideri l'impatto a bilancio degli oneri indotti. Esempio: opera programmata nel 2023 per 1.000.000 euro; collaudo previsto nel 2024 secondo semestre. Sull'annualità 2025 del bilancio 2023-2025 si stanzia, subito nel 2023, l'importo per la gestione e le manutenzioni ad esempio 35.000 euro. E' importante che tale stanziamento sia coperto da entrate correnti ricorrenti.
E se le entrate correnti ricorrenti per gli oneri indotti non si identificano? Occorre rinviare la programmazione dell'opera. Questo concetto non è sempre condiviso dagli amministratori, ma come sempre è meglio intervenire subito evitando il problema, piuttosto che rincorrere il problema o subirne gli effetti negativi.