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Nuovo Codice Appalti: i rilievi del Presidente ANAC

Diversi i rilievi mossi dal Presidente ANAC, Giuseppe Busia, nell’audizione del 12 aprile scorso alla Commissione Ambiente della Camera in relazione alla “Delega al governo per riscrivere il nuovo Codice degli Appalti”, della quale ha in primo luogo constatato l’eccessiva genericità, quando la necessità degli operatori è di avere “certezza del diritto”.

Altra questione sollevata è stata quella della “suddivisione in lotti degli appalti”, ad oggi obbligatoria salvo casi eccezionali mentre “Nel nuovo testo diventa opzionale rendendo più difficile l’accesso alle piccole imprese agli appalti, facendo dell’unico affidatario un monopolista, che poi distribuisce in subappalto”, costituendo in tal senso un arretramento della disciplina.

È stato altresì affrontato l’argomento “Efficienza e rapidità degli appalti”, la cui lettura è necessariamente concomitante all’aspetto della legalità: in tal senso, “un eccesso di deregulation e di affidamenti senza gara” pone un rischio per il corretto svolgimento delle procedure, mentre “La trasparenza nell’assegnazione degli incarichi” non costituisce un rallentamento delle stesse, bensì “Favorisce … la scelta degli operatori migliori”.

Ultimo tema trattato è stato quello della “Qualificazione delle stazioni appaltanti”, in relazione al quale è stata posta enfasi sul “ruolo centrale che nell’appalto svolge la progettazione” e sulla necessità di inserire nella riforma del Codice “elementi più precisi al riguardo. E’ importante che vi sia da parte della stazione appaltante la definizione del fabbisogno, perché è lì che si focalizza qual è il bisogno pubblico da soddisfare”.