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Non sfugge all'imposta di bollo il contratto extra-MePA

Sono soggetti ad imposta di bollo i contratti affidati tramite piattaforme alternative al MePA, anche se non si ha una sottoscrizione del documento di accettazione dell'Offerta da entrambe le parti. Lo chiarisce la Risposta dell'Agenzia delle entrate n. 352/2020.

L'istante, che gestisce una piattaforma di e-procurement alternativa al MePA, al fine di adempiere agli obblighi di comunicazione elettronica di cui all'art. 40 D.Lgs. 50/2016, riteneva che, nel caso cui non vi sia sottoscrizione sullo stesso documento da parte dell'ente istante e aggiudicatario, i contratti possono essere considerati conclusi tramite scambio di corrispondenza e pertanto, scontano l'imposta di bollo solo in caso d'uso. Ciò valeva soprattutto per i contratti sotto la soglia dei 40.000 euro, o affidamenti diretti.

Confermando i propri precedenti di prassi (v. n 96/E del 16 dicembre 2013), che interessavano però il mercato gestito da Consip con le proprie regole, l'Agenzia precisa che non è sufficiente che un atto o documento sia redatto sotto forma di corrispondenza, per essere sottoposto al pagamento dell'imposta bollo solo in caso d'uso ai sensi dell'articolo 24 della Tariffa, poiché, qualora ci si trovi in presenza di atti, quali quelli individuati dalla nota a margine dell'articolo in commento, l'imposta in argomento è dovuta sin dall'origine. La nota a margine all'articolo 24 precisa, infatti, che "L'imposta è dovuta sin dall'origine se per gli atti e documenti è richiesta dal codice civile a pena di nullità la forma scritta" e l'articolo 1350 del codice civile, al punto 13, relativamente agli atti che devono farsi per iscritto, dispone, tra gli altri, che "Devono farsi per atto pubblico [c.c. 2699] o per scrittura privata [c.c. 2702], sotto pena di nullità (...) gli altri atti specialmente indicati dalla legge" tra cui, ai sensi dell'art. 32 c. 14 del D.Lgs. 50/2016, i contratti pubblici.

Di conseguenza, i contratti stipulati dall'Ente sono soggetti all'imposta di bollo fin dall'origine nella misura di euro 16,00 per ogni foglio ai sensi dell'articolo 2 della Tariffa, parte prima, allegata al d.P.R. n. 642 del 1972, anche se gestiti tramite una piattaforma diversa dal MePA, sia sopra i 40.0000 che sotto tale soglia (Affidamenti diretti o adesioni).

Per quanto attiene alle offerte economiche presentate dagli operatori nell'ambito del mercato elettronico, si confermano i principi espressi con la risoluzione n. 96/E del 16 dicembre 2013 (esclusione da bollo), a condizione che il funzionamento della piattaforma, presenti sostanziali analogie in termini procedurali e normativi con la piattaforma MePa.

Per quanto riguarda invece i contratti stipulati con operatori esteri, anch'essi sono soggetti all'imposta di bollo fin dall'origine nella misura di euro 16,00 per ogni foglio ai sensi del citato articolo 2 della Tariffa, parte prima, allegata al d.P.R. n. 642 del 1972. L'Agenzia conferma però quanto già indicato in diverse Risposte ultimamente, ovvero che per questi è possibile utilizzare il codice IBAN per pagare l'imposta di bollo tramite bonifico IT07Y0100003245348008120501