Nessun incentivo alla ragioneria per l’accensione di un mutuo
Ai dipendenti comunali dell’Ufficio Ragioneria che predispone l’attivazione di un mutuo per un’opera pubblica di un Comune non va retribuito alcun incentivo finanziario extra, solo per il fatto di aver acceso il mutuo. E’ quanto ha stabilito Anac, in un Parere del Presidente discusso nel Consiglio del 16 novembre 2022, in risposta alla richiesta di un Comune della Città metropolitana di Roma.
Cassa Depositi e Prestiti ha finanziato con un mutuo il suddetto Comune e, nel momento della liquidazione degli incentivi spettanti al personale, l’Ufficio Ragioneria si era fatto avanti richiedendo anche per i propri dipendenti il riconoscimento degli incentivi, e il relativo pagamento.
L’Autorità ha ribadito che “l’attività relativa all’accensione del mutuo per il finanziamento dell’opera non può rientrare tra le attività incentivabili. E’ invece incentivabile la partecipazione mediante svolgimento di specifiche funzioni tecniche o amministrative, alla predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici, con riferimento alle spese per investimenti”.
Il Codice degli Appalti delinea un elenco tassativo di attività incentivabili, e quindi è da considerarsi di stretta interpretazione e non suscettibile di estensione analogica. Tra queste non c’è quella dell’Ufficio Ragioneria, chiamato semplicemente ad accendere il mutuo.