Ministero Interno, nuova Circolare Covid
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato oggi una nuova CIRCOLARE in materia di prevenzione in ambito Covid, in applicazione del recente DL 44/2021, con la quale sono state fornite ai Sigg.ri Prefetti le indicazioni operative in merito all'applicazione del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44.
Il provvedimento normativo - evidenzia la circolare - protrae dal 7 al 30 aprile prossimo la vigenza delle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dPCM) del 2 marzo 2021, laddove non diversamente disposto dallo stesso decreto-legge.
Tra gli elementi di novità sottolineati dalla circolare la previsione che, con apposite deliberazioni del Consiglio dei ministri, possano essere adottate determinazioni in deroga rispetto a quelle vigenti, che tengano conto non solo dell'andamento del quadro epidemiologico territoriale ma anche dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini, in particolare riguardo alle persone anziane e ai soggetti fragili.
La regolamentazione in materia di mobilità - incentrata sulla confermata distinzione fra zone di diverso colore e disciplina - non subisce alcuna modifica, come rimane invariato il richiamo all'impianto sanzionatorio già previsto nelle ipotesi di accertamento delle violazioni delle prescrizioni dettate dalla normativa di settore.
La circolare evidenzia poi, in particolare, le nuove e specifiche misure introdotte in tema di attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, che prevedono che dal 7 al 30 aprile 2021, sull'intero territorio nazionale e indipendentemente dalla classificazione degli scenari di rischio epidemiologico, i servizi educativi per l'infanzia, l'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, e la scuola primaria e il primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado si svolgano con modalità in presenza.
A questo proposito, prosegue la circolare, la norma non ammette alcun intervento in deroga da parte dei presidenti delle regioni e delle province autonome e dei sindaci, tranne che in casi eccezionali, legati alla presenza di focolai o a un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus e delle relative varianti.
Il riavvio della frequenza scolastica in presenza, con le modalità delineate dal decreto-legge, evidenzia ancora la circolare, comporta il rinnovo delle attività attribuite ai prefetti in materia di raccordo scuola-trasporti, confermate e ampliate dal dPCM del 2 marzo scorso.
A questo proposito dovrà essere avviata nell'ambito dei tavoli tecnici di coordinamento istituiti nelle prefetture "ogni utile iniziativa finalizzata al monitoraggio dello stato di attuazione" dei documenti operativi relativi alle modalità di rientro in classe, insieme con la valutazione dell'impatto della relativa domanda di mobilità sul sistema del trasporto pubblico locale.
La circolare, infine, pone attenzione all'attività di modulazione dei dispositivi di controllo del territorio, richiamando la necessità di intensificarli nell'imminenza del passaggio a una zona caratterizzata da misure più restrittive a seguito di peggioramento del quadro epidemiologico.