← Indietro

Lo stanziamento di cassa non sarà mai la somma di competenza e residui

La delibera Corte Conti sezione Autonomie n. 7/2023, oltre a presentare il questionario al bilancio di previsione 2023-2025 che deve essere inviato in questi giorni alla Corte dei Conti da parte dei revisori, evidenzia alcuni punti rilevanti.

La Sezione ha ripetutamente stigmatizzato la aritmetica parametrazione delle previsioni di cassa all’ammontare delle entrate e delle spese di competenza e da residui sull’erroneo presupposto che tutti i crediti e tutti i debiti vengano rispettivamente riscossi e pagati.

Le previsioni di cassa delle entrate vanno invece rapportate in relazione ai crediti (tanto per i residui, che per la competenza) che si prevede verranno riscossi nell’esercizio, tenendo conto della media delle riscossioni degli ultimi anni, in modo da rappresentare compiutamente e con elevata attendibilità, il flusso di entrata presumibile.

La previsione di cassa delle entrate correnti che presentano un certo grado d’inesigibilità non dovrà eccedere la media delle riscossioni degli ultimi esercizi e andrà tenuto in debito conto l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.