L'inquilino può pagare l'IMU se previsto dal contratto di locazione
Se previsto da una clausola contrattuale ICI e IMU (ma anche altre imposte e tasse) possono essere pagate dall’inquilino che occupa l’immobile.
Ad affermarlo è la Corte di Cassazione con sentenza n.17453 depositata in cancelleria il 28 giugno 2019, richiamando la recente sentenza delle sezioni unite (6882/2019).
Si attesta che la clausola contrattuale che prevede il pagamento a carico del conduttore non viola né l'articolo 53 della Costituzione, che sancisce il principio di capacità contributiva né si pone in contrasto con il principio di intrasferibilità prevedendo il pagamento dell’imposta ad un soggetto diverso rispetto a quello previsto dalla legge.
In sentenza si legge, infatti, che "la clausola contrattuale in argomento è stata nell'impugnata sentenza intesa come prevedente un'ulteriore voce o componente (la somma corrispondente a quella degli assolti oneri tributari) costituente integrazione del canone locativo, concorrendo a determinarne l'ammontare complessivo a tale titolo dovuto dalla conduttrice […] trattandosi di canone di locazione ab origine realmente pattuito, risulta nel caso non integrata la violazione del divieto posto all'art. 79 legge locaz".
E’ bene ricordare che per il Comune la soggettività passiva rimane a carico del locatore; la clausola contrattuale in argomento non libera affatto il naturale soggetto passivo dell’imposta, nel senso che qualora l’inquilino non paghi, l’ente impositore può rivalersi solamente sul locatore e non sul locatario dell’immobile.